“Le mie forze creative sono state ridotte ad un’irrequieta indolenza. Non ho fantasia, nessun sentimento per la natura, e leggere mi è diventato ripugnante. Quando siamo derubati di noi stessi, siamo derubati di tutto!”
Johann Wolfgang Goethe. La depressione è uno dei disturbi psichici più comuni e invalidanti, derivante spesso a seguito di una sensazione di perdita o di una perdita effettiva. La percentuale di persone che soffrono di depressione sembra aumentare costantemente nel tempo e, non a caso, l’OMS ha previsto che nel giro di pochi anni la depressione sarà la seconda causa di invalidità per malattia, subito dopo le malattie cardiovascolari.
Le varie forme di depressione
Tra i disturbi depressivi più frequenti troviamo il disturbo depressivo maggiore, il disturbo depressivo persistente (distimia), il disturbo disforico premestruale. Una forma di depressione molto comune è anche la Depressione Post- Partum che colpisce le donne poco dopo aver dato alla luce un figlio. La caratteristica comune di tutti questi disturbi è la presenza di umore triste, sensazioni di vuoto e irritabilità, accompagnati da cambiamenti somatici e cognitivi che influenzano in modo significativo la capacità di funzionamento dell’individuo. Ciò che differisce tra loro sono la durata, il tempismo o la presunta etiologia.
Gli eventi stressanti favorenti lo sviluppo della depressione vengono vissuti dal soggetto come perdite irreversibili, irreparabili e totali.Alcuni di questi possono essere:
- Malattie fisiche
- Separazioni coniugali
- Difficoltà nei rapporti familiari
- Gravi conflitti e/o incomprensioni con altre persone
- Cambiamenti importanti di ruolo, di casa, di lavoro,
- Licenziamenti
- Fallimenti lavorativi o economici
- Essere vittime di un reato o di un abuso anche in età infantile
- Perdita di una persona cara
- Rottura di matrimonio o fidanzamento
- Problemi con la giustizia
- Bocciature a scuola
Le persone depresse si sentono incapaci di fronteggiare le situazioni e si ritengono inferiori agli altri e questo comporta un’invalidazione dell’individuo e di tutta la sua prospettiva esistenziale: passato, presente e futuro.