Agrumi:ricchi di sali minerali e vitamine!

Ciascuno ha il suo preferito, ma esistono delle caratteristiche che accomunano tutti gli agrumi. “Sono infatti costituiti da una bacca di forma ovale o tondeggiante chiamata esperidio – spiega la dottoressa Evangelisti – una buccia rugosa e resistente, più o meno sottile a seconda del tipo di frutto e di colore per lo più giallo o arancione, al di sotto della quale è presente una scorza bianca e compatta che racchiude al suo interno la polpa, dal tipico sapore acidulo- zuccherino (con prevalenza dell’uno o dell’altro sapore a seconda del frutto) e tipicamente suddivisa in spicchi.”

Da qui in poi iniziano le differenze. Per esempio, l’arancia da tavola ha solitamente la buccia più grossa di quella da spremuta che è anche più piccola. Mentre per distinguere i mandarini dalle clementine possiamo controllare la presenza di semi: se non ci sono, stiamo mangiando le clementine.

Non ci sono dubbi, infine, su forma e colore del limone, sebbene ad un occhio poco attento possa capitare di confonderlo con il cedro che, però, è più grande e di colore verde.Gli agrumi sono stati i primi alimenti nella storia ad essere utilizzati come cibo “terapeutico”. Limoni, arance e lime erano infatti parte integrante dell’alimentazione marinaresca, come rimedio contro lo scorbuto.
Lo scorbuto è una forma di avitaminosi (forma di malnutrizione) causata dalla carenza di vitamina C o acido ascorbico. La malattia è prevenibile con una dose di 10mg al giorno di vitamina, anche se il fabbisogno giornaliero totale risulta ben più elevato.
Uno dei segni precoci di scorbuto è la stanchezza. Se ignorata, possono comparire velocemente la tendenza al sanguinamento e alla formazione di lividi.
Il popolo che per primo ha scoperto l’effetto curativo degli agrumi è quello britannico. I marinai inglesi custodirono gelosamente questa “informazione strategica”, lasciando gli equipaggi avversari in balia della malnutrizione.
Solo dopo la rivelazione di questo segreto militare, i marinai inglesi vennero soprannominati “limey” (per il consumo di lime)