Maxi blitz contro le cosche Vibonesi: oltre 300 arresti tra politici, boss e imprenditori

“Sicuramente è una grandissima operazione, abbiamo azzerato i vertici della ‘ndrangheta nella provincia di Vibo Valentia, non solo la famiglia Mancuso ma diversi ‘locali’, oltre 13 che avevano ramificazioni in tutta Italia”. Così il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri rispondendo ai giornalisti in merito all’indagine ‘Rinascita-Scott’ che ha portato oggi all’arresto di 334 persone tra l’Italia ed altri Paesi europei, ritenute vicine alla cosca ‘Mancuso’ di Limbadi (VV). “Dipenderà molto da noi – ha aggiunto il procuratore – penso che la procura distrettuale di Catanzaro, i carabinieri, hanno fatto la loro parte. Ora sta alla società civile, alla stampa, agli storici, agli educatori, raccontare alle persone cosa è la ndrangheta oggi, ma soprattutto – ha ribadito Gratteri – spiegare che devono avere più coraggio, occupare gli spazi che stanotte abbiamo liberato”.
“Alcune delle persone coinvolte nell’operazione sapevano del blitz e siamo stati costretti ad anticiparlo di 24 ore: doveva scattare domani”. Racconta Nicola Gratteri: “Alcuni indagati, in particolare alcuni boss sapevano che l’operazione sarebbe scattata domani, quindi abbiamo dovuto anticipare di 24 ore il blitz e questo ha comportato un serio problema, perché non è facile spostare 3.000 carabinieri”. “Fare questo miracolo è stato possibile solo grazie a tremila uomini che si sono mossi in tutta Italia, non solo in Calabria, contemporaneamente allo stesso minuto ma 24 ore prima”.

Indagini durate tre anni e mezzo: “non è stata una passeggiata – dice Gratteri – ma è stato ancora più difficile da subito contenere la fuga di notizie. Per questo, quando la richiesta di misura cautelare è arrivata al Gip abbiamo ‘ballato’ per un anno”. “Questo vale anche per chi ama denigrare il mio ufficio e l’Arma dei carabinieri e le forze dell’ordine: questo siamo stati capaci di fare”.
Così inquirenti e investigatori hanno dovuto accelerare, ridisegnando tempi e mappa dei 330 arresti, intervenendo in alcuni casi sui treni a bordo dei quali gli indagati stavano per partire verso il Nord. Roba da “impazzire”, ha ammesso lo stesso magistrato. “Bisognava avere un’idea una strategia, un sogno, una rivoluzione – ha continuato Gratteri – Ho pensato dal primo giorno del mio insediamento: smontare la Calabria come un Lego e poi rimontarla piano piano. Era necessario fare sinergia, mettere a frutto l’intelligenza e la professionalità dei miei ragazzi, tutti magistrati giovani e straordinari”.

Per tutti gli arrestati, le accuse a vario titolo sono di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, fittizia intestazione di beni, riciclaggio ed altri numerosi reati aggravati dalle modalità mafiose. Per sistematizzarle e riportarle ci sono volute 250 pagine della monumentale ordinanza di custodia cautelare, lunga oltre 13500 pagine, con cui la procura antimafia di Catanzaro ha ricostruito la storia criminale, i rapporti, le relazioni e gli affari della ‘ndrangheta vibonese. Oltre 5milioni di fogli di carta, stampati altrove per ragioni di sicurezza e portati giù con diversi camion blindati per essere consegnati agli arrestati.

“Stanotte lo Stato ha dimostrato ancora una volta tutta la sua capacità di reazione dispiegando uomini e mezzi per un attacco frontale. Da oggi in Calabria si respira un’aria migliore, un’aria che ha il sapore di libertà – dice Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare Antimafia – queste continue operazioni devono farci comprendere la potenza di fuoco e di penetrazione delle mafie e quindi la lotta alla criminalità organizzata deve essere il primo punto dell’agenda politica. Non basta un applauso al momento degli arresti ma c’è bisogno di sostegno concreto e continuo per le necessità delle forze dell’ordine e della magistratura. Dall’altra parte tutti noi cittadini dobbiamo avere fiducia nelle capacità di contrasto delle Istituzioni contro le mafie. Ma le Istituzioni vanno protette e rispettate e non abbandonate per mere beghe di partito. Oggi è una bella giornata per chi ha a cuore la legalità”.