Con le recenti conquiste in ambito sportivo, l’Atalanta sta scrivendo un capitolo molto importante della sua storia, e nella storia del calcio Italiano.
Bergamo in questi anni sta vivendo una vera e propria realtà completamente differente da quella a cui era abituata negli anni passati e contro ogni aspettativa.
L’era Gasperini
Si, perché quella dell’allenatore di Grusgliasco, Gian Piero Gasperini, è una vera e propria nuova ‘era‘ della squadra Bergamasca. La nuova Atalanta nacque con il suo arrivo nell’estate del 2016, in cui decise di attuare il suo modulo con la difesa a 3.
Dopo un avvio poco brillante, contro Lazio e Sampdoria, la squadra iniziò a girare come negli schemi idealizzati dall’allenatore. La difesa a 3 composta da Caldara, Toloi e Masiello fu il fulcro dell’impostazione del gioco Atalantino.
Le ulteriori figure che completavano il puzzle di quella che poi sarebbe stata una Atalanta di grande livello sono: Frank Kessie, protagonista di un avvio di stagione molto positivo, Roberto Gagliardini, che dopo un sorprendente avvio ad inizio stagione si pensava sarebbe stato un pilastro del centrocampo della nazionale, infatti l’inter alla prima occasione a Gennaio riuscì a strapparlo alla Dea, ma non riuscì a rispettare le aspettative.
Altri furono Kurtic, il trequartista, Andrea Conti, terzino destro che con le sue spinte sulle fascia portava spesso in gol i suoi compagni e riusciva a rendersi pericoloso(quella stagione registrò 8 gol e 4 assist), il portiere Berisha, protagonista di una annata ad alti livelli, il Papu Gomez, esterno che mise a segno 16 gol e 10 assist nell’annata principe della salita nerazzurra.
La squadra era molto compatta e giocava a memoria, i risultati iniziarono ad arrivare verso fine settembre dopo che con una vittoria contro il Crotone in trasferta vinta per 3-1, la dea conquistò 8 risultati utili consecutivi registrando 7 vittorie e un pareggio, prima di incontrare la Juventus a Torino.
In quella stagione l’Atalanta concluse con un ottimo quarto posto con 72 punti, posizione che però non gli diede accesso alla Champions League perché la nuova riforma non era ancora entrata in vigore e quindi si classificarono per i gironi di Europa League.
La Dea in Europa
L’anno successivo, ovvero la stagione 2017-18 vide un’Atalanta pronta ad affrontare i gironi di Europa League. I sorteggi parlarono chiaro, i suoi avversari furono: Everton, Olympique Lione e Apollon Limassol. Un girone molto difficile per i bergamaschi, ma che contro ogni aspettativa si classificarono come primi, prevalendo in tutte le partite casalinghe.
Nonostante il primo posto al girone, l’Atalanta al sorteggio dei sedicesimi di finale ebbe poca fortuna. Infatti ai sedicesimi si scontrò contro il Borussia Dortmund, uscito dalla Champions League da terzo e quindi qualificato per i sedicesimi di Europa League.
Lo scontro iniziò con una sconfitta di misura per gli atalantini, che a Dortmund sono caduti sotto il risultato di 3-2. La partita di ritorno fu una vera bolgia, i tifosi nerazzurri accesero lo stadio con un forte entusiasmo.
La partita fu condotta con un 1-0 per i bergamaschi con gol di Toloi, ma le speranze si spensero con il gol di Marcel Schmelzer all’83esimo su papera di Berisha. L’anno successivo l’Atalanta partecipò alle qualificazioni di Europa League, ma persero ai preliminari ai rigori contro il Copenhagen.
Miracolo Champions
Quest’anno la squadra di Gasperini sta partecipando alla massima competizione europea, e contro ogni aspettativa si è qualificata agli ottavi di Champions League. Si può parlare di un vero e proprio miracolo calcistico in quanto la squadra perse per tutto il girone d’andata, arrivando a conquistare il primo punto contro il Manchester City in casa dopo le prime 4 giornate.
L’esordio contro la Dinamo Zagabria vide i bergamaschi perdere a Zagarbia per 4-0, la partita successiva contro lo Shakhtar Donetsk fu persa per 2-1, mentre la partita contro il prestigioso Manchester City in trasferta fu persa per 5-1.
Dunque l’inizio fu dei peggiori per l’Atalanta, ma nonostante una partenza molto difficoltosa dal punto di vista psicologico, riuscì nell’impresa della qualificazione, contro ogni pronostico.
Questo fatto ha portato la Dea a conquistare un record europeo particolare, infatti si tratta della seconda squadra (dopo il Newcastle) a riuscire a conquistarsi un posto alla fase eliminatoria della Champions dopo aver subito 3 sconfitto su 3 al girone d’andata.