Attenzione al pompelmo: può creare sovradosaggio farmacologico!

Il pompelmo è un frutto considerato molto salutare, di cui si consuma principalmente il succo, ma è anche possibile gustarne gli spicchi senza spremerli. Inoltre, viene anche utilizzato per la realizzazione di confetture. Nel caso in cui si stia seguendo una cura con dei farmaci, bisogna sincerarsi che un eventuale consumo di pompelmo non interferisca con tali prodotti farmaceutici, altrimenti le conseguenze potrebbero essere anche devastanti.

La Canadian Medical Association ha condotto degli studi e pubblicato un elenco completo dei farmaci per i quali, se assunti regolarmente, sarebbe meglio evitare un concomitante consumo frequente di pompelmo. Come mai? Perché questo frutto ha delle caratteristiche tali da poter aumentare l’azione di tali farmaci.

Il pompelmo può causare un effetto di sovradosaggio dei medicinali: un esempio

Ipotizziamo che una persona che stia seguendo una determinata cura assuma regolarmente un farmaco, ad esempio la chinidina, usata nel trattamento di aritmie sopraventricolari.

Ebbene, se quell’individuo mentre è in cura assumesse anche del pompelmo tutti i giorni o quasi, gli effetti del principio attivo del farmaco aumenterebbero consideravolmente, e potrebbero esserci conseguenze importanti per la salute di tale individuo.

Comunque lo si consumi, il pompelmo può interagire con i farmaci

Poco importa se lo si consuma per intero, oppure se lo si spreme per berne il succo, o lo si mangia sotto forma di confettura: il pompelmo può interferire con il corretto funzionamento di determinati farmaci in ogni caso.

Perché si verifica tutto questo? In quanto questo agrume possiede delle furanocumarine: si tratta di sostanze prodotte da alcune tipologie di piante (tra cui appunto quella del pompelmo) con l’obiettivo di difendersi dall’azione dei predatori.

Pomplemo ed effetto sovradosaggio: come difendersi?

Le persone non sono tutte identiche, e anche il loro organismo può rispondere in maniera differente a determinati stimoli. Anche per questo motivo, l’effetto di sovradosaggio dei principi attivi di determinati medicinali, causato dal pompelmo, varia da persona a persona.

In ogni caso, per scongiurare ogni tipo di rischio, sarebbe meglio informarsi prima di continuare a consumare pompelmo qualora ci si debba sottoporre a una cura farmacologica.

In questo modo, qualora si scoprisse che l’azione del pompelmo sia pericolosa per il trattamento a cui sottoporsi, sarà possibile cambiare farmaco oppure smettere di consumare pompelmo.

Alcuni farmaci che interagiscono col pompelmo

Secondo la lista della Canadian Medical Association ci sono diversi farmaci e composti i cui effetti possono essere aumentati consumando pompelmo. Tra quelli più suscettibili nei confronti dell’agrume rientrano i seguenti:

  • Ciclofosfamide, crizotinib e molti altri farmaci anticancro;
  • Ciclosporina e alcuni altri agenti immunosoppressori;
  • Eritromicina;
  • Alofantrina;
  • Maraviroc;
  • Primachina;
  • Chinidina;
  • Lovastanina;
  • Amiodarone;
  • Rilpivirina;
  • Tigagrelor;
  • Verapamil;
  • Buspirone;
  • Ticagrelor;
  • Destrometorfano;
  • Ketamina;
  • Lurasidone;
  • Pimozide;
  • Cisapride;
  • Domperidone.

Considerando che quelli appena elencati sono solo alcuni dei farmaci o composti che possono interferire col pompelmo (per la precisione la maggior parte di quelli con effetti più marcati, ma ne esistono anche altri con effetti intermedi o più bassi), appare evidente che la questione sia piuttosto seria, e che valga la pena di non trascurarla magari chiedendo informazioni al proprio medico in caso di necessità.