Il lampione in mezzo alla pista ciclabile: la fantasia nella viabilità

Viabilità fantasiosa.

Così può definirsi quella che è spuntata a Torino, zona Aeronautica. Cosa è accaduto? Lo spiega bene l’articolo di Repubblica.

Un tempo c’era un marciapiede, poi qualcuno ha pensato bene di tracciarvi una segnaletica per distinguere il percorso perdonale, stretto, addosso al muro, e un percorso ciclabile, destinato, cioè, al transito delle biciclette.

“È nata prima la pista o il lampione?”

Ed è qui che spunta la sorpresa, con il palo della luce collocato proprio in mezzo alla pista. Palo che, ovviamente, stava già lì e non si può togliere.

Per evitare che qualcuno vi si possa schiantare, chi ha realizzato la segnaletica ha pensato bene di tracciare un rombo alla base del lampione. Quando si dice la creatività.

La cosa ha scatenato una valanga di ironici commenti social, tra chi si chiede se sia nato prima il lampione o la ciclabile, chi lamenta la creatività degli addetti ai lavori, chi, guardando la foto, si consola di altre brutture, chi parla di “genio” e chi sottolinea come ci sia un modo tutto italico di affrontare la questione dei lavori pubblici.

Un comitato di cittadini e la voce dell’ex deputata

Al di là delle battute, comunque, c’è un vero e proprio comitato spontaneo di cittadini, come spiega sempre la testata Repubblica, Torino in Movimento, che si sta interessando della questione. Non solo. Dice la sua, via facebook, pure Paola Bragantini, ex deputata Pd e oggi tassista: “I pedoni – dice – devono scomparire, ormai sono un disturbo inutile; e i ciclisti, bah, hanno a tratti spazi ridondanti e a tratti spazi ridicoli quando non pericolosi. Una viabilità elitaria, quella grillina, fatta di biciclette, di motorette, di monopattini: una mobilità per gente sana, smart, comoda e tutto sommato benestante. Se sei vecchio, o se vivi lontano dal tuo ufficio, se hai necessità di mobilità particolari, se sei disabile, le fermate del bus per te vengono serenamente tagliate”.

La questione rimane aperta. E voi, come la pensate?

Immagine dal post di Paola Bragantini