Abbandona frigo davanti a discarica chiusa, sindaco glielo restituisce con “dedica”

“Caro signore, ti è scivolato il frigo davanti alla discarica”.

Un frigorifero di grandi dimensioni scaricato davanti al centro di raccolta comunale, in quel momento chiuso, è stato utilizzato da un sindaco per impartire lezioni di vivere civile a tutti.

Un comportamento poco consono alle regole di una comunità quello di lasciare rifiuti in giro. Per non parlare, ad esempio, di chi scarica la spazzatura nelle piazzole di sosta o nelle aree abbandonate.

Ma accade che le telecamere facciano il loro dovere e che un giovane sindaco sia stanco di comportamenti poco rispettosi dell’ambiente, decidendo di passare al contrattacco in maniera eclatante. Una specie di lezione: della serie “colpisci uno e arrivi a tutti”.

Sindaco al contrattacco

È accaduto nei giorni scorsi in provincia di Cremona. Il sindaco di Gerre de’ Caprioli Michel Marchi ha ricevuto la segnalazione venerdì 28 agosto. Le telecamere di videosorveglianza hanno inquadrato il mezzo e la targa e si è potuti risalire al proprietario che ha commesso il fatto, “ma prima di elevare la sanzione – ha fatto sapere il primo cittadino tramite i social – ho pensato che la situazione non poteva essere tollerata oltremodo, visto che non è la prima volta che succede”. Detto fatto.

Con l’aiuto di un amico, il frigorifero è stato caricato e riconsegnato al legittimo proprietario, con tanto di dedica: “Caro signore, ti è scivolato il frigo davanti alla discarica di Gerre. Per fortuna ti abbiamo visto e te lo riportiamo. Poi ti mando anche la multa”.

Una lezione esemplare

Per la cronaca: non trattandosi di un residente di Gerre il sindaco ha avvisato il comando di polizia locale di riferimento. Per fare le cose in regola, insomma.

“Al netto dell’illecito – ha aggiunto – ritengo che certi atti non possano più essere tollerati, per rispetto delle persone e dell’ambiente che ci circonda. Le leggi ci sono ma, forse, in alcuni casi, potrebbero non servire se il buon senso e l’educazione la facessero da padrone”.

Un gesto piuttosto rumoroso. Che, probabilmente, l’autore del fatto non scorderà tanto velocemente.