Ci sono diverse tipologie di genitori così come ci sono diversi modi di educare i figli, alcuni genitori credono che ricorrere alle urla o alla violenza sia l’unico modo per farsi rispettare dai propri figli e porsi come una figura autoritaria. Altri vorrebbero cercare di essere figure autorevoli e non autoritarie e quindi vorrebbero cercare di guadagnarsi il loro rispetto evitando di picchiare o gridare ai propri figli, tuttavia non sanno né come rapportarsi con loro né come gestire i momenti di stress e di rabbia. A volte capita di sentirsi in colpa o inadeguati, troppo severi o troppo permissivi. Altre volte le difficoltà che affrontiamo, come genitori, ci sembrano insormontabili e crediamo che qualsiasi scelta sia sbagliata.
La maggior parte dei genitori diventa tale senza conoscere le fasi dello sviluppo fisico e psicologico del bambino, ci si lascia trasportare dalle esperienze della vita senza avere una base di preparazione.
Allora, i quattro principi cardine che tutti i genitori dovrebbero seguire sono:
- 1. individuare obiettivi e traguardi educativi sia a lungo che a breve termine;
- 2. far sentire il proprio amore e fornire dei punti di riferimento ai propri figli in ogni circostanza;
- 3. comprendere cosa pensano e cosa provano i propri figli in diverse situazioni;
- 4. assumere un atteggiamento che punti alla risoluzione dei problemi piuttosto che un approccio punitivo.
Questi quattro principi stanno alla base di un buon rapporto genitori-figli e di una disciplina positiva.
Vivere in una famiglia in cui esista un clima di affetto è estremamente importante per poter assicurare una crescita sana ai propri figli, ma non sempre i genitori sono bravi nel manifestare il proprio affetto ai figli. Cosa fare per dimostrare loro quanto lo amiamo?
-Dimostrare loro di amarli, anche quando sbagliano;
-Confortarli quando soffrono o sono spaventati;
-Ascoltarli;
-Dimostrare loro di tenere conto anche del loro punto di vista;
-Giocare con loro;
-Ridere insieme a loro;
-Sostenerli quando devono affrontare le difficoltà;
-Incoraggiarli nei momenti di crisi;
-Credere in loro;
-Riconoscere il loro impegno e i loro successi;
-Dimostrare di avere fiducia in loro;
-Divertirsi insieme a loro;
-Abbracciarli;
-Leggere per loro;
-Ricordare sempre di dire loro “Ti voglio bene”.
Difficoltà
Molto spesso capita durante la giornata che un genitore, di per sé stressato, pretendi tutto e subito dal proprio figlio. Ad esempio dice: mettiti subito le scarpe, sali subito sul marciapiede, entra subito in casa, smettila subito di fare rumore. Se i bambini non ubbidiscono, il genitore si infuria ed è incapace di pensare razionalmente e a volte ricorre a degli atteggiamenti esasperati. Cosa prova un genitore troppo stressato? Sicuramente un sentimento di angoscia, frustrazione, si sente sotto pressione, si irrigidisce, il suo battito cardiaco aumenta e il cervello entra in uno stato di panico. Quello che succede riguarda il nostro “cervello emotivo” che prende letteralmente il sopravvento, infatti, non si riesce più a pensare in modo lucido e a reagire in modo razionale. Quando proviamo tutte queste sensazioni, possiamo reagire facilmente con esplosioni di rabbia, colpendo degli oggetti o urlando. Inoltre si tende a dire cose che in realtà non si pensano e non si vorrebbero dire e si fanno cose di cui poi ci si pentirà.
Queste sono reazioni del tutto normali, che i genitori conoscono bene. Tuttavia ogni volta che si reagisce in questo modo si indebolisce inevitabilmente il rapporto genitore-figlio.