Truffa dello specchietto rotto: ecco in cosa consiste, attenzione

Si sa, il mondo è bello perché è vario e anche dal punto di vista della malavita, purtroppo, esistono diversi stratagemmi messi in atto dai mal viventi per raggiungere i loro scopi a discapito della gente per bene. In Italia per ora va molto “di moda” la truffa dello specchietto. In questo articolo cercheremo di capire meglio in cosa consiste e in che modo possiamo difenderci.

I soggetti più colpito da questo tipo di truffa sono: gli anziani, le donne e, in generale, i giovani guidatori poco esperti.

In cosa consiste praticamente questa truffa?

Allora, si tratta di uno stratagemma facile quanto efficace. Senza tanti giri di parole bisogna fingere che il proprio specchietto sia stato rotto dalla auto accanto in marcia e l’obbiettivo è quello di farsi dare dei soldi contanti per riparare il danno.

Altri espedienti utilizzati dai truffatori per prendere denaro dai malcapitati automobilisti sono: la truffa della gomma bucata, il finto investimento con cui i pedoni si gettano sulle auto per farsi pagare i danni.

La truffa dello specchietto, a confronto, è davvero in gioco da ragazzi rispetto ad esempio a fingere un totale incidente.

Abbiamo detto che i malviventi fanno notare il danno arrecato alla propria auto dall’auto più vicina in marcia, perché proprio lo specchietto? Perché essendo l’estremità più sporgente, viene scelto molto più spesso rispetto ad altre parti, ma potrebbe anche avere al centro della discussione un’ammaccatura sulla fiancata.

Il funzionamento è fin troppo facile ed è sempre lo stesso: inizialmente da un’auto ferma, o che marcia più lentamente, viene lanciato qualcosa che arriva sulla fiancata dell’auto del malcapitato di turno e fa del rumore più o meno percettibile. Solitamente sono sassi di piccole dimensioni o palline di plastica. Successivamente, l’auto dei truffatori si accosta e viene chiesto al malcapitato di venire a constatare il danno che gli è stato arrecato, il quale sarà il famigerato specchietto rotto.

Lo step numero 2 consiste nel chiedere al malcapitato un risarcimento in denaro per evitare di mettere in mezzo l’assicurazione e la compilazione del modulo CID. Solitamente la cifra che viene chiesta per il danno va dai 20 ai 50 euro.

Come evitare la truffa dello scpecchietto

Evitare la truffa dello specchietto non è così semplice come si potrebbe pensate. Quello che si può fare a livello preventivo è evitare di marciare avvicinandosi troppo alle auto in sosta, in doppia fila o che marciano più lentamente di noi.

Successivamente, una volta che il truffatore reclama denaro, si può rispondere dimostrando fi essere il più sinceri possibili (per evitare ripercussione personali) che non si ha il portafoglio, e quindi non si hanno soldi, oppure si può far notare che per risolvere la questione sarebbe meglio chiamare i vigili.

A questo punto la situazione ha due risvolti: nel primo caso (il più comune) è possibile che i malviventi preferiscono andare via e lasciar perdere; nel secondo caso è possibile peggiorare la situazione e rischiare insulti se non percosse. Tutto dipende dal luogo in cui vi trovate in quel momento, se in centro o in periferia, quindi prestate molta attenzione!

Per i guidatori più anziani si può usare la carta del “chiamo mio figlio, si occupa lui della macchina” e viceversa per i più giovani è utile anche contattare genitori o zii che possono risolvere la situazione. Ad esempio: “l’auto non è mia, chiamo il proprietario” è la soluzione perfetta perché om questi casi a volte i malviventi preferiscono abbandonare la truffa che avere problemi legali. In ogni caso il modo migliore è quello di voler chiamare i vigili, oltre a scriversi la targa del truffatore e poi sporgere denuncia.