Dimagrire con la regola del 21/90: funziona veramente?

Dimagrire con la regola del 21/90 è possibile? Se stai leggendo queste righe, significa che hai sentito parlare di questo metodo. Nelle prossime righe, vediamo assieme di cosa si tratta e se funziona veramente.

Perché è importante il peso forma e come ottenerlo

Essere normopeso è importantissimo per la salute. Il sovrappeso e l’obesità sono due condizioni – la seconda patologica – che espongono a diversi rischi per la salute. Tra questi è possibile citare le problematiche cardiovascolari, ma anche quelle articolari dovute al carico eccessivo (si tratta, in quest’ultimo caso, di situazioni che a lungo andare possono sfociare in artrosi).

L’alimentazione corretta – che non è sinonimo di privazioni severe – deve essere associata a un adeguato esercizio fisico. Questa base permette di ottenere risultati duraturi per quanto riguarda la perdita di peso. Il problema, per tante persone, riguarda il percorso che consente di arrivare all’adozione delle abitudini sane sopra citate. Spesso, infatti, adottarle risulta difficile. In questi frangenti, entra in gioco la regola del 21/90. Continua a leggere l’articolo per scoprire di cosa si tratta e perché può aiutarti a dimagrire definitivamente.

Cos’è la regola del 21/90?

La regola del 21/90 si basa su due fondamenti:

  • Per acquisire una nuova abitudine servono 21 giorni.
  • Per trasformare l’abitudine in una parte integrante del proprio stile di vita, occorrono 90 giorni.

In che modo può essere utile questo approccio nel momento in cui si punta a dimagrire? La prima cosa da fare se si ha intenzione di perdere peso, consiste nel rivolgersi a uno specialista certificato – p.e. un dietista o un nutrizionista abilitato – per farsi dare un piano alimentare personalizzato. Successivamente, bisogna impegnarsi per seguirlo senza sgarrare per 21 giorni. Sì, è difficile, ma con il giusto impegno e alcuni piccoli aiuti, come per esempio un diario quotidiano di quello che si mangia, ci si può aiutare e alla fine raggiungere il risultato sperato.

Il passo che arriva dopo prevede il fatto di mantenere l’attenzione alta ancora per tre mesi (questa fase risulta decisamente più semplice della prima). Come in tutte le cose, anche in questa se si ha intenzione di ottenere risultati è bene procedere a piccoli passi. Tra i cambiamenti che si può iniziare ad attuare rientra, per esempio, il focus sul consumo di fruttta e verdura (bisognerebbe portarne in tavola almeno 5 porzioni).

Nel diario non bisogna aver paura di segnare i cosiddetti ‘giorni no’. Ah, una volta raggiunto il risultato, è fondamentale gratificarsi, concedendosi un piccolo sgarro o facendosi un regalo che nulla ha a che fare con l’alimentazione.