I formaggi che ti fanno ingrassare: ecco quali sono

Chiunque ami i formaggi si sarà domandato almeno una volta quali siano i formaggi più grassi. Ovviamente la risposta a questa domanda varia principalmente in base al contenuto di colesterolo presente all’interno dei diversi formaggi. I grassi, infatti, vanno tenuti sotto controllo, soprattutto se si soffre di problemi di cuore o di ipercolesterolemia. Ma quali sono i formaggi più grassi? All’interno di questo articolo vi forniremo la classifica dei formaggi più grassi.

Una classificazione dei formaggi

I formaggi più salutari sono naturalmente quelli che ganno un contenuto minore di grassi. Più un alimento è leggero meno conterrà sostanze nocive che possono causare il danneggiamento del nostro organismo ostruendone le arterie. Per scoprire quali siano i formaggi più grassi, possiamo fare una classificazione in base a determinate linee guida come il tipo di latte utilizzato, la consistenza della pasta, il periodo di stagionatura e la temperatura di cottura. In questo modo saremo in grado di classificare come formaggi grassi quelli con sostanza grassa superiore al 42%, i formaggi semigrassi con sostanza grassa tra il 42% e il 20% e i formaggi magri, con sostanza grassa inferiore al 20%.

Ecco la classifica dei formaggi più grassi

Di seguito vi forniremo una classifica con riportati i formaggi più grassi:

  • Brie: è uno dei più famosi formaggi prodotti in Francia, è ottenuto dal latte di mucca intero, in forme larghe e piatte. La sua pasta è molle e salata e contemporaneamente delicata ha un aroma penetrante e può essere mangiato con tutta  la crosta.
  • Caciocavallo: stiamo parlando di un formaggio tipico dell’Italia meridionale, la sua pasta è filata e dura, viene ottenuto dal latte di mucca, la sua forma è molto caratteristica.
  • Camebert: si tratta di un altro formaggio francese con una pasta molle e cremosa, anche in questo caso la sua crosta, dal colore bianco, può essere mangiata insieme al formaggio. Viene realizzato dal latte vaccino intero, crudo. È prodotto in Normandia e presentato in tipiche scatolette di legno.
  • Fontina: prodotto in Valle d’Aosta, questo formaggio ha una pasta semicotta, elastica, dolce e leggermente piccante. Con questo formaggio viene preparata la famosa “Fonduta alla valdostana”.
  • Gorgonzola: uno dei formaggi italiani più famosi, è  tipico della Lombardia, viene realizzato utilizzando latte intero. La sua pasta è cruda, viene stagionato per 2 mesi, e gli vengono fatti dei fori per facilitare lo sviluppo dei ceppi di Penicillum, per favorirne la tipica venatura verde. Il gorgonzola ha una pasta molle e un profumo penetrante, il suo sapore è leggermente piccante.
  • Provolone: un formaggio il cui nome deriva da “prova”, cioè dal campione di pasta impiegato durante la lavorazione per verificarne la filatura. E’ un formaggio  piccante, con una pasta filata semidura o dura, tipico dell’Italia meridionale, la sua produzione si è poi diffusa anche in Pianura Padana. Può essere  più o meno stagionato e il suo sapore, quindi, varia diventando più o meno delicato e dolce o piccante.
  • Robiola: una prodotto tipico piemontese, la sua pasta morbida è realizzata con latte di mucca intero. Può essere consumata fresca o stagionata.
  • Stracchino o Crescenza: formaggio Lombardo con pasta morbida, bianca e di sapore delicata. Viene ottenuto con il latte vaccino intero, da mucche “stanche” per la transumanza del pascolo estivo, verso il fondovalle. Proprio per questo in passato veniva preparato solo nei mesi invernali.
  • Taleggio: è un formaggio tipico della Lombardia, ottenuto con latte di mucca, la sua pasta è molle, bianca e con crosta morbida.