Non mangiare finocchio se rientri in queste categorie: attenzione….

Anche se si tratta di un ortaggio tra i più sani, esistono dei casi in cui è bene non mangiare finocchio. Quali sono, di preciso? In questo articolo, puoi trovare la risposta a questa domanda.

Benefici del finocchio

Prima di entrare nel vivo dei casi in cui è meglio non mangiare finocchio, vediamo assieme le proprietà di questo ortaggio. Il finocchio, conosciuto anche come Foeniculum vulgare, appartiene alla famiglia delle Apiaceae. Ipocalorico, è ricchissimo d’acqua – in un singolo etto di verdura ne possiamo trovare oltre 90 grammi – e di vitamine del gruppo B, essenziali per l’efficienza del metabolismo.

Quando si analizza il suo profilo nutrizionale si può trovare anche la vitamina K, fondamentale per la buona coagulazione del sangue, ma anche minerali preziosi per la salute, come per esempio il magnesio, il calcio, fondamentale per la salute delle ossa, il potassio, alleato della regolarità pressoria e della salute del cuore, e il fosforo, che permette di trasformare in energia il cibo che mangiamo.

Disponibili da novembre a maggio, i finocchi sono contraddistinti anche dalla presenza di vitamina C o acido ascorbico, portentoso antiossidante, ma anche da quella di vitamina E e di fibre. Questi ultimi nutrienti sono importantissimi per l’efficienza intestinale e per tenere sotto controllo l’assorbimento degli zuccheri e del colesterolo alimentare, con vantaggi importanti per la prevenzione del diabete e per la salute del cuore.

Quando non mangiare il finocchio

Nonostante gli innegabili benefici dell’ortaggio esistono, come già detto, diversi casi in cui è meglio non mangiare i finocchi. Quali sono? In primo luogo, le situazioni in cui è stata formalizzata una diagnosi di allergia. In questi frangenti, si può avere a che fare con reazioni estremamente fastidiose soprattutto a livello cutaneo.

Ricordiamo inoltre che è opportuno non consumare il finocchio nei casi in cui si sta assumendo un determinato farmaco. Stiamo parlando della ciprofloxacina, la cui efficacia può risultare ridotta. Un’altra situazione in cui è bene evitare di assumere il finocchio – o casomai mangiarne poco – è quando si ha in prospettiva una lunga esposizione al sole. Il motivo è legato al fatto che il ginocchio ha un forte effetto fotosensibilizzante.

L’ortaggio andrebbe evitato anche quando si è in gravidanza, quando si allatta e nella dieta dei bambini al di sotto dei quattro anni. Fatta eccezione per questi casi, il finocchio può essere gustato in diversi modo, da crudo in insalata mista – per gli altri ingredienti ci si può davvero sbizzarrire – a gratinato.