Animali domestici e coronavirus: possono ammalarsi ma non lo trasmettono

Col ritorno di una curva importante di contagi da coronavirus in Italia, le persone tornano a chiedersi che ruolo possono avere gli animali e quali attenzioni vanno riservate loro per evitare che si ammalino. I coronavirus, approfittiamo per ricordarne, sono una famiglia di virus che da molto tempo sono noti ai veterinari perché inducono nei nostri compagni domestici malattie anche gravi. Il Sars-CoV-2, il virus che crea la malattia Covid-19, appartiene a questa famiglia. Fino a questo momento non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici possano essere portatori del contagio verso gli umani: però possono a propria volta infettarsi dagli umani. Per questo motivo è bene proteggerli dai rischi di infezione al pari degli altri conviventi.

Animali e coronavirus: possono ammalarsi ma non lo trasmettono

Lo hanno nuovamente ricordato gli esperti della Federazione nazionale degli Ordini dei medici in un’intervista concessa all’agenzia Adnkronos e pubblicata poche ore fa. Questa la sintesi dei concetti più importanti rispetto alle preoccupazioni per gli animali domestici in questo momento: “A oggi non esistono prove del fatto che gli animali domestici possano trasmettere all’essere umano il virus Sars-Cov-2 e svolgere un ruolo attivo nella diffusione. Gli animali domestici possono però contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette, analogamente a quanto si verifica per i conviventi. E’ importante proteggere gli animali di pazienti affetti da Covid-19, limitando la loro esposizione. Gli animali domestici sviluppano rapidamente anticorpi capaci di neutralizzare il virus.  I cani appaiono poco suscettibili a Sars-Cov-2 e si registrano infezioni asintomatiche, mentre i gatti possono sviluppare patologie respiratorie, comunque in forma lieve”.

Le azioni da mettere in atto per proteggere gli animali dalla possibilità di essere contagiati sono più o meno le stesse che valgono per gli esseri umani. È consigliabile lavarsi le mani al rientro prima di coccolarli e dopo averli accarezzati, operare con le loro cose, come il cibo e le spazzole, con le mani pulite e poi ripetere il lavaggio dopo. Un certo distanziamento, come evitare baci e leccate, in questo momento può essere molto utile. È bene pulire le zampe degli animali dopo le passeggiate con acqua e sapone neutro, oppure salviettine umidificate di quelle specifiche per gli animali: evitate invece prodotti contenenti alcool e non usate le soluzioni nei dispenser dei negozi per i vostri animali.

Le persone che sfortunatamente si trovino nella situazione di essere positivi al Sars-Cov-2 dovrebbero delegarne la cura ad altri, se possibile; e quando non è possibile evitare il contatto ravvicinato con i loro animali domestici in primo luogo indossando una mascherina. È bene ricordare che non è giustificato per nessun motivo adottare misure che possano compromettere in qualche modo il benessere del proprio animale. È molto importante invece comunicare la presenza di animali domestici nel nucleo abitativo in caso di positività: la prassi pandemica prevede che così, al momento del primo tampone effettuato sul paziente, nella scheda epidemiologica sarà compreso anche il censimento degli animali da compagnia e da remoto sarà monitorato anche il loro stato di salute.