Cosa succede se mangi prosciutto crudo tutti i giorni? Ecco le conseguenze

Nonostante tutti i salumi siano considerati estremamente cancerogeni dall’Organizzazione mondiale della sanità, la gente continua a mangiarli vuoi per ignoranza, vuoi per menefreghismo, oppure perchè non si riesce a farne a meno dal momento che sono senza alcun dubbio delle prelibatezze di cui il made in Italy, nonostante tutto, va ben fiero.

In commercio esistono diverse varietà di uno stesso salume e dal momento, che si sa, i salumi non fanno bene alla salute, se dobbiamo mangiarli almeno cerchiamo di puntare sulla qualità dei prodotti non tanto per questioni di gusto (ma anche) quanto per questioni di salute, un salume se è meno lavorato è meno dannoso, perchè ad essere dannoso per la salute non è il salume in se per se in quanto carne, ma tutto il processo di lavorazione, l’essiccazione della carne, la stagionatura ecc…

La scienze afferma e continua ad affermare che chi consuma troppi salumi o, in generale, troppa carne lavorata ha un rischio maggiore di contrarre problemi cardiovascolari o tumori, sia nel primo che nel secondo caso aumenta la probabilità di morte dei soggetti consumatori accaniti di carni lavorate.

Fortunatamente in Italia, nonostante le eccellenze nel settore salumi, il consumo di questi alimenti risulta moderato, infatti gli italiani consumano in media intorno ai 30 grammi di carne lavorata al giorno. Ad essere a rischio, secondo gli scienziati, sono i soggetti che consumano intorno ai 160 grammi di carne lavorata al giorno.

Fatta questa premessa, dobbiamo riconoscere che, tra i vari salumi, il prosciutto crudo è uno dei più salutari perché contiene pochi grassi.

Come riconoscere un buon prosciutto crudo?

Scegliere un buon prosciutto crudo non è semplice, quindi l’unico modo che abbiamo per orientarci è consumare prodotti la cui qualità sia certificata. Infatti, i prosciutti di qualità media o bassa non hanno delle certificazioni precise, ma sono semplicemente definiti nazionali. Un prosciutto di buona qualità, invece, è quello che presenta l’indicazione DOP e IGP.

Chi non deve mangiare il prosciutto crudo?

Le persone che soffrono di pressione alta dovrebbero evitare di consumare questo salume, o meglio, ogni tipo di salume. Questo poichè le carni lavorate presentano una grande quantità di sale. Stesso consiglio vale per quanti hanno il colesterolo o i trigliceridi alti. In questo secondo caso, però, si possono scegliere le parti più magre del salume. Infine, le donne in gravidanza devono prestare attenzione perché essendo il prosciutto crudo una carne cruda può essere veicolo di toxoplasmosi.

Quanto prosciutto crudo si può mangiare nella propria dieta?

La dose consigliata di prosciutto crudo da consumare va dai  50 ai 60 grammi non più di due volte alla settimana. Se si è a dieta, ma non si riesce a non consumare il prosciutto crudo quello che si può fare è togliere la parte bianca, cioè la parte grassa proprio al fine di diminuire l’apporto di grassi.

Cosa sono i puntini bianchi in movimento che si vedono sul prosciutto crudo?

Può capitare di avvistare dei puntini bianchi in movimento sopra il prosciutto crudo. Non occorre allarmarsi, perchè una cosa che può capitare, ma quello che dovete fare è buttare il salume. QUesti puntini bianchi altro non sono che acari che si cibano del grasso presente nel prosciutto crudo. Per evitare che il prosciutto formi questi acari va conservato in un luogo fresco ed asciutto. Andrebbe conservato, infatti, ad una temperatura non superiore i 15 gradi. Gli acari possono provocare alcuni problemi di salute: irritazioni alla pelle, asma ed altri problemi, soprattutto se il soggetto è predisposto a manifestare reazioni allergiche.