Il basilico è cancerogeno? La risposta dell’esperto

Il basilico è una delle piante aromatiche più famose e apprezzate. Inconfondibile con il suo colore verde acceso che ‘illumina’ piatti simbolo dell’italianità come la pasta al sugo, è spesso accompagnato da diversi luoghi comuni. Tra questi, rientra il pensiero di chi è convinto che il basilico è cancerogeno. Cosa c’è di vero? Nelle prossime righe, puoi trovare la risposta.

Basilico cancerogeno: alla radice di una leggenda metropolitana

Iniziamo a dire che no, il basilico non è cancerogeno. Allora come mai tantissime persone sono convinte del contrario? Per rispondere a questa domanda, bisogna fare un passo indietro al 1999, anno in cui, presso il Centro di Biotecnologie di Genova, è stata effettuata una ricerca con lo scopo di scoprire i motivi per cui il pesto alla genovese DOC è così apprezzato.  In sede di questa ricerca, è stata scoperta la presenza, nel basilico, di una quantità di metileugenolo diverse centinaia di volte superiore a quella considerata sicura per l’organismo.

La sostanza in questione, che si può trovare nell’olio essenziale del basilico, è stata, l’anno successivo rispetto a quello della ricerca, dichiarato tossica (i dettagli in merito sono stati pubblicati in un report scientifico della Commissione Europea).

Questo risultato è stato confermato anche da uno studio successivo, che ha visto impegnati esperti attivi presso realtà scientifiche come i Miami Valley Laboratories. Questo lavoro scientifico ha diversi punti da sottolineare. Prima di tutto, c’è da dire che è stato effettuato su modelli animali, topi in particolare. La loro biologia è molto diversa rispetto a quella dell’uomo.

Bisogna quindi preoccuparsi per via della presenza del metileugenolo nel basilico? Secondo gli esperti, assolutamente no. Oltre al motivo sopra ricordato, bisogna anche sottolineare che la singola sostanza ha effetti ben diversi rispetto al fitocomplesso. Per fare un paragone utile in merito, si può parlare del caffè, bevanda che, nella sua totalità, ha proprietà ben diversi rispetto ai suoi singoli componenti.

Un altro aspetto sul quale è doveroso soffermarsi riguarda le quantità: nel caso del basilico utilizzato per preparare il pesto o per guarnire la pista apporta dosi di metileugenolo assolutamente sicure. Il basilico, tra i simboli della dieta mediterranea, può essere quindi consumato in sicurezza. Quello a cui bisogna fare attenzione secondo gli esperti, almeno nel caso del pesto, è la quantità. Parliamo infatti di un alimento calorico che non è sempre adatto a chi sta seguendo una dieta dimagrante.