Vecchie monete di rame: ecco quanto possono valere

Tutti noi abbiamo in casa delle vecchie monete. Quando le si nomina, si inquadra la possibilità di considerarle un riferimento per guadagnare tramite aste o altre vendite online. Se vuoi sapere quanto possono valere, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare alcuni esempi preziosi.

Monete di rame: qual è il loro valore?

Quanto valgono le vecchie monete di rame? La risposta a questa domanda è “dipende”. Da cosa? Dallo stato di conservazione, dalla rarità, dal periodo in cui sono state coniate. Non si può dare un riferimento univoco. Quello che si può fare è mettere in campo degli esempi. Uno dei tanti è il cosiddetto 10 centesimi impero con il volto di Vittorio Emanuele II. Coniata dal 1936 al 1939, questa moneta in rame è di colore rosso e pesa circa 5,4 grammi.

Quanto può valere? Nel corso degli anni, in stato di conservazione Fior di Conio – il massimo per una moneta – è stata battuta a diversi prezzi. Per dare un range, parliamo di cifre comprese fra i 34 e gli 80 euro. Quelle più alte, hanno riguardato le monete coniate nel 1936 e nel 1937.

Un’altra moneta interessante che non è completamente in rame ma di una lega che comprende anche l’alluminio – e dal 1968 anche il nichel – sono le 200 lire della Repubblica Italiana. Entrando nel vivo delle caratteristiche di questi pezzi, ricordiamo le 200 lire del 1977 che, non essendo state propriamente rare ai tempi in cui sono state coniate, oggi hanno un valore molto basso, attorno a 1 euro.

Diverso è il caso delle 200 lire mezzaluna del 1978. Essendo caratterizzate da un errore di conio, hanno un valore più alto rispetto a quelle dell’anno precedente. Se conservate in fior di conio, infatti, possono valere fino a 90 euro.

Un doveroso cenno quando si parla di vecchie monete di rame che valgono tanto – ma anche di pezzi recenti – riguarda i cosiddetti ramini. Cosa sono? Le monete da 1, 2 e 5 centesimi. Nel caso della moneta da 1 centesimo, è da ricordare il pezzo coniato nel 2003 dalla Repubblica di San Marino. Questo pezzo, se non graffiato, vale attorno ai 10 euro.

Un altro pezzo che ha fatto la storia è la moneta da 2 centesimi caratterizzata dalla presenza della figura della Mole Antonelliana e con un diametro maggiore rispetto al normale. In questo caso, parliamo di un valore esorbitante. Questo pezzo, infatti, è stato venduto all’asta nel corso del tempo a cifre comprese fra i 2.500 e i 3.000 euro. In alcuni casi, ha superato anche i 6.000.