“Conserva sempre queste bollette!”: ecco quanti soldi valgono

Quando si parla delle bollette, ci si sente spesso consigliare il  fatto di tenere le ricevute di pagamento. In questo modo, si evitano problemi in caso di contestazione di pagamento. Attenzione: non basta. Bisogna conservare anche le bollette. Se vuoi sapere perché, nelle prossime righe di questo articolo puoi trovare la risposta.

Perché conservare le bollette

Sono in tante le persone che si chiedono come mai è il caso di conservare le bollette. Come già ricordato, nei casi in cui la società del gestore dovesse contestare il pagamento, l’unico modo per non risultare morosi è presentare la ricevuta. Senza, la propria posizione di pagatori regolari è assolutamente impossibile da impugnare.

Una cosa importante da sottolineare riguarda il fatto che le ricevute di pagamento delle bollette non vanno conservate per sempre. Il limite massimo è il giorno di prescrizione. Oltre questo termine, qualsiasi pretesa di pagamento da parte del gestore del gas, della luce o di entrambi i servizi è da considerarsi irricevibile.

Particolare è il caso della domiciliazione bancaria. In questo frangente, infatti, per risalire alle ricevute di pagamento si può fare riferimento all’estratto del conto corrente bancario. A questo punto, però, è naturale chiedersi cosa fare in caso di estinzione del conto corrente. In questi frangenti, è opportuno stampare le ricevute di pagamento delle bollette non ancora prescritte.

In questo articolo non abbiamo parlato dei tempi precisi di prescrizione. Nel caso di quelle della luce, dal 2018 si è passati da 5 a 2 anni. Per questo, a fine 2020 si possono eliminare le ricevute delle bollette arrivate nel 2018 (ovviamente nei casi in cui non si utilizza la domiciliazione bancaria).

Fondamentale è fare attenzione alle bollette della luce pagate prima di quella data. Come sopra citato, infatti, la prescrizione è a 5 anni. Per questo motivo, la ricevuta di una bolletta pagata nel 2017 deve essere conservata fino al 2022.

Un caso particolare è quello di chi dichiara il possesso di una tv e paga il canone RAI in bolletta energetica. In questo caso, la prescrizione è di 10 anni. Per tale motivo, fin dalla prima bolletta in cui è presente la cifra relativa al canone RAI è necessario tenere in conto di una conservazione per minimo due lustri delle ricevute.

Cosa dire invece delle bollette del gas? Che dal 1° gennaio 2019 i tempi di prescrizione sono passati da 5 a 2 anni. Questo significa che le ricevute dei pagamenti effettuati quest’anno dovranno essere conservate fino al 2022.