Il pescespada contiene mercurio? Attenzione alla risposta

I piatti a base di pesce sono molto importanti all’interno della dieta mediterranea, e mangiato senza esagerare, il pesce può essere un alimento prezioso per una sana alimentazione. Tuttavia, all’interno del pesce si possono nascondere alcuni rischi per la salute. Oltre ai parassiti, alcuni pesci possono anche contenere sostanze tossiche per la nostra salute. Tra di esse c’è il mercurio, una sostanza abbastanza pericolosa che può procurare gravi avvelenamenti. Alcune tipologie di pesci sono più a rischio di altre di contenere del mercurio. Ma il pescespada contiene mercurio? All’interno di questo articolo risponderemo a questa e ad altre domande.

Il pescespada contiene mercurio?

Il mercurio si accumula nei tessuti degli animali, e anche delle persone, e risale la catena alimentare. Questo significa che un grande predatore come il pescespada nella sua vita accumulerà nei tessuti molte più dosi di mercurio rispetto ai pesci più piccoli. In base ad alcuni studi il pescespada risulta in assoluto il pesce più contaminato da metilmercurio, seguito da altri grandi pesci come il luccio e il tonno.

Quante volte si può mangiare il pescespada?

Il pesce spada è a rischio mercurio, non dovrebbe mai essere mangiato più di due volte a settimana. Proprio perché il pesce spada corre il rischio di essere contaminato da metalli dannosi come il mercurio, il Ministero della Salute ha stilato delle linee guida per garantire la sicurezza del consumatore. Secondo il Ministero della Salute, è sconsigliato consumare pesci di grande dimensioni più di una volta a settimana. Il Ministero della Salute consiglia una dose che non dovrebbe superare i 100gr a settimana per grandi pesci come appunto il pesce spada, il luccio o il marlin. Per quel che riguarda il tonno, si consigliano non più di due porzioni a settimana.

Pesce spada: valori nutrizionali e proprietà

Il pesce spada, il cui nome scientifico è Xiphias gladius, è diffuso in tutti i mari temperati del mondo, anche nel Mediterraneo, dove viene pescato specialmente in Sicilia, in Calabria e nel Salento, questo perché preferisce le acque più profonde restando però vicino alle coste. Le sue dimensioni sono particolarmente elevate, considerato che può raggiungere anche i 5 metri di lunghezza e i 500 kg di pesa. La sua caratteristiche principale dal quale prende anche il suo particolare nome è dovuta alla mascella superiore che ha la tipica forma di una spada, appiattita e tagliente. Come tutti gli altri pesci azzurri, anche in questo caso i componenti principali, sotto l’aspetto nutrizionale, sono le proteine, importanti perché ad alto valore biologico, e quindi ricche di amminoacidi essenziali. Il pescespada è quasi del tutto privo di carboidrati, mentre i grassi rappresentano circa il 3,5% del peso, tuttavia si capita di grassi buoni omega 3. Importante è anche il contenuto di vitamine, in particolare B6, B3, B12 e A e di minerali, tra i quali spiccano potassio, selenio, ferro, fosforo, sodio e calcio, trascurabili invece sono le dosi di colesterolo. Ottime notizie, infine, per chi è in cerca di alimenti gustosi, benefici e magri: 100 grammi di pesce spada, infatti, contengono soltanto 110 calorie.