Il basilico è tossico? Attenzione alla risposta

Il basilico è una pianta utilizzata utilizzata nelle cucine di tutto il mondo per aromatizzare diverse ricette. Capita quasi a tutti di prendere un paio di foglie di basilico per utilizzarle come condimento per diverse ricette. Questo perché il basilico, molto probabilmente è la pianta aromatica più utilizzata all’interno delle cucine italiane poiché dona sapore a diverse pietanze grazie al suo profumo, oltretutto, viene anche utilizzato per preparare il condimento di diversi primi come il pesto alla genovese, oltretutto, il basilico, è ricco di proprietà benefiche. Ciò nonostante, recentemente, sono cominciate a girare delle voci che sostengono che il basilico sia tossico. Ma è vero che il basilico è tossico? All’interno di questo articolo risponderemo a questa e altre domande.

Le proprietà del basilico

Il basilico è un’erba aromatica con molte proprietà antiossidanti che aiutano l’organismo nella lotta ai radicali liberi, i principali colpevoli dell’invecchiamento cellulare, oltretutto il basilico sembrerebbe avere anche proprietà antitumorali. Il basilico facilita la digestione e la circolazione, abbassa la pressione e migliora anche le condizioni dell’apparato cardiocircolatorio. Ma è vero che il basilico è tossico? Vi risponderemo nel prossimo paragrafo.

Il basilico è veramente tossico?

Dovete sapere che si, il basilico è tossico, ma solo se le foglie delle piante più piccole de vengono cotte possono sprigionare tali elementi. Infatti, tramite la cottura queste piccole foglie rilasciano l’estragolo e l’estragone, due sostanze tossiche che possono agevolare la moltiplicazione cellulare in maniera anomala nell’organismo, e tutto ciò potrebbe causare la formazione di tumori. Ciò nonostante, il rischio di tossicità è pressoché insignificante, poiché bisognerebbe mangiare una quantità enorme di basilico per incorrere in questi rischi. Per l’esattezza dovremmo mangiare 3 kg di basilico cotto ogni giorno per più di un anno per rischiare di avere problemi. Naturalmente, tutto ciò è quasi impossibile considerato che di solito usiamo al massimo due tre foglie di basilico per aromatizzare una pietanza.

Ecco come mangiare e conservare il basilico

Di seguito vi consiglieremo alcune tecniche per conservare al meglio il basilico. In cucina, quando decidete di insaporire le vostre ricette, il segreto è quello di adoperare qualche foglia di basilico fresco, in modo da sfruttare in pieno le proprietà del suo aroma intenso, da aggiungere al piatto esclusivamente al momento di servirlo in tavola. Questo poiché il basilico, se viene utilizzato per aromatizzare gli spaghetti al pomodoro e viene cotto con il sugo, perde il suo sapore forte rilasciando un aroma debole e impercettibile. Cuocere il basilico, dunque, equivale a non usarlo neanche. Per quanto riguarda invece la conservazione del basilico, può essere riposto in frigorifero per pochi giorni. Il modo migliore di preservare le sue proprietà aromatiche è quello di avvolgerlo in un canovaccio pulito, per così tenerlo al riparo da raggi di luce che ne altererebbero le proprietà. Il basilico si può anche congelare, azione utile se abbiamo programmato più avanti un pranzo speciale. In questo caso il basilico andrà accuratamente risposto in un contenitore apposito per alimenti, chiuso ermeticamente e inserito in un sacchetto da freezer. Dovrete quindi prendere un etichetta adesiva e, con un pennarello indelebile, imprimere la data del congelamento. Da quel momento avrete 6 mesi di tempo per consumare il basilico.