Le lire sono state compagne della nostra quotidianità per tantissimi anni. Quando le si nomina, è possibile chiamare in causa diverse banconote e monete che, oggi come oggi, hanno un grande valore. Per quanto riguarda le ultime, un doveroso cenno deve essere dedicato alle 10 lire del 1946, le prime a essere coniate dalla Repubblica Italiana.
Se vuoi scoprire a quanto possono essere vendute oggi, non ti resta che proseguire nella lettura di questo articolo.
Dieci lire olivo: ecco cosa sapere
Le prime 10 lire emesse dalla Repubblica Italiana sono note come 10 lire olivo. Il motivo è legato al fatto che, su uno dei lati, era presente la raffigurazione di un ramoscello d’olivo. Questa moneta è stata coniata nel nostro Paese fino al 1950.
Nel 1951, è arrivata nelle nostre tasche la 10 lire spiga – il motivo del nome è spiegato nelle righe precedenti – che è rimasta in circolazione fino a quando la lira non è stata sostituita dall’euro. Tornando alle 10 lire olivo, ricordiamo che, sulla faccia opposta a quella del ramoscello, era possibile trovare la raffigurazione di Pegaso, il cavallo alato più celebre della mitologia occidentale.
Da non dimenticare è altresì la presenza della scritta Repvbblica Italiana e delle firme dei due incisori, ossia GIanpaoli e Romagnoli. A questo punto, è naturale chiedersi quanto valgano queste monete del nostro passato.
I fattori che determinano il valore sono diversi. Uno di questi è senza dubbio lo stato di conservazione. La situazione migliore possibile è quella del fior di conio, che riguarda le monete che praticamente non hanno circolato. Inoltre, non bisogna dimenticare la rarità. Più una moneta è rara, più alto, chiaramente, è il suo prezzo.
Detto questo, possiamo fare qualche esempio concreto. Nel 2007, una moneta da 10 lire olivo del 1946, stato di conservazione fior di conio, è stata venduta per 1438 euro. Qualche anno prima, una 10 lire olivo ma del 1947 era stata venduta a oltre 4mila euro.
Per i collezionisti, le 10 lire olivo dei primi due anni di storia di questa moneta sono le più rare e le più valutate. Nel caso delle monete degli anni successivi, invece, si parla di un valore inferiore. Facciamo presente che, nel momento in cui ci si accorge di avere in casa una di queste monete, il riferimento giusto per venderle non è il portale come eBay e il motivo è molto semplice: non si tratta di siti specializzati. La cosa giusta da fare è orientarsi verso portali come Catawiki, che permettono di usufruire della consulenza di periti esperti.