Amianto negli edifici: ecco il bando da 1 milione di euro

L’amianto negli edifici è un problema di salute pubblica di grande rilevanza. Purtroppo, nonostante la messa al bando risalente al 1992, oggi come oggi, in Italia sono ancora tanti gli edifici caratterizzati dalla presenza di amianto (che non deve essere confuso con l’eternit).

Le istituzioni si sono più volte spese, sia a livello locale sia in campo nazionale, per risolvere il problema. Degno di nota a tal proposito è l’arrivo di un bando da 1 milione di euro, dedicato a chi ha la necessità di rimuovere l’amianto dagli edifici privati.

Bando per la rimozione dell’amianto: ecco cosa sapere

Il bando da 1 milione di euro per la rimozione dell’amianto negli edifici è rivolto nello specifico ai cittadini della Regione Lombardia. Come sopra ricordato, si tratta di un aiuto dedicato ai proprietari di edifici privati. Gli utenti interessati, che possono reperire informazioni sul sito www.bandi.regione.lombardia.it, devono inoltrare l’istanza di accesso ai contributi a partire dal 18 gennaio 2021.

Come specificato dal titolare dell’assessorato Ambiente & Clima della Regione Lombardia, nel territorio in questione è possibile trovare un numero molto alto di edifici che, a quasi tre decenni dalla Legge 257/1992, sono ancora caratterizzati dalla presenza di amianto, aspetto che mette a forte rischio la salute degli utenti, aumentando la probabilità di avere a che fare con l’insorgenza di tumori polmonari.

Caratteristiche del bando

Il bando per la rimozione dell’amianto dagli edifici privati in Regione Lombardia, come già detto, si contraddistingue per una dotazione di 1 milione di euro. Si basa su finanziamenti a fondo perduto destinati a coprire il 50% della spesa ammissibile. Il massimo contributo erogabile è pari a 15.000 euro. Ecco le spese che possono essere coperte dal contributo messo a disposizione dalla Regione Lombardia:

  • Rimozione dei manufatti caratterizzati dalla presenza di fibre di amianto.
  • Smaltimento dei manufatti con parti in vinyl-amianto, metallo-amianto, cemento-amianto.

L’utente che chiede l’accesso ai contributi, al momento di presentazione dell’istanza deve presentare pure una denuncia all’Ats di competenza. Un altro aspetto importante da ricordare per quanto riguarda il fatto che i finanziamenti sopra ricordati non devono essere oggetto di finanziamenti pubblici.

Ricordiamo altresì che gli edifici interessati dagli interventi devono trovarsi nei Comuni lombardi. Facciamo altresì presente che il legislatore ha stabilito una data di fine dei lavori, che devono, per forza di cose, terminare entro il 15 ottobre. Un ulteriore aspetto da tenere presente riguarda la possibilità di comprendere anche i costi di trasporto dei rifiuti tossici e il loro smaltimento.