La Caserma approda in tv | Quando e quali volti noti conosciamo già?

La Caserma, nuovo duco-reality, approda in tv e presto ne vedremo delle belle. Da un po’ di tempo a questa parte abbiamo appreso che il palinsesto Rai ha approvato un nuovo programma che coinvolgerà nuovamente dei ragazzi giovani. Dopo il successo de Il Collegio, è arrivato il momento di mettersi in gioco in circostanze molto più serie, dove sarà possibile imparare cosa vuol dire vivere come un militare.

Se in un primo momento sembrava che all’interno del cast fossero stati scelti solo maschi, ad oggi è arrivata la notizia della presenza di alcune ragazze, pronte anche loro a dimostrare quanto valgono. Potremo vedere La Caserma verso la fine di questo mese sul canale Rai2. Ma vi sono alcuni volti che abbiamo giù imparato a conoscere, chi in tv e chi sui social. Sicuramente i più giovani sapranno subito di chi stiamo parlando dal loro nome, ma vediamo nel dettaglio cosa sappiamo in merito.

La Caserma approda in tv

Il duco-reality è stato registrato verso Novembre. I produttori si sono movimentati per scegliere l’edificio giusto da rivoluzionare e trasformalo in una caserma vera e propria. Dopo una lunga indagine è stato scelto a Levico, in Trento, così i ragazzi si sono radunati per affrontare questa nuova avventura. Il cast, come già vi accennavamo prima, è formato da 15 ragazzi e 6 ragazze, tutti di un’età compresa da i 18 e i 22 anni. In merito ai volti noti sul web e in tv abbiamo George Ciupilan, il quale da poco ha compiuto i diciott’anni ed è conosciuto per aver partecipato ad una edizione de Il Collegio.  Per quanto riguarda gli altri due personaggi popolari abbiamo i gemelli Williams e Nicholas Lapresa, conosciuti con lo pseudonimo Lapresa Twins su TikTok ed Instagram.

La Caserma approda in tv

I ragazzi hanno passato cinque settimane affianco a sei ex militari. Ma ci teniamo a sottolineare che non hanno mai toccato un’arma vera in tutto il reality. Un autore, Cristiano Rinaldi, ha svelato alcuni dettagli a La Repubblica:” Sono ragazzi di una generazione che è individualista nel profondo. E qui, invece, scopre il senso del gruppo. Inizia a pensare al futuro e, nella quotidianità delle giornate, nel provvedere alla pulizia dei locali, nei turni di guardia di notte in cui i ragazzi si scoprivano a ingannare il tempo scrivendo lettere. Entra in un’altra dimensione vicina alla vita vera. I ragazzi hanno scoperto, grazie al fatto che bisogna portare rispetto gli uni agli altri, che è possibile parlare uno alla volta senza interrompersi e darsi sulla voce. Alcuni erano sbalorditi da questa cosa”.