Quale pasta mangiare per la glicemia alta? Ecco la risposta

Ogni persona che deve affrontare una forma di diabete sa bene che l’alimentazione è sicuramente uno dei più grandi “nodi” da scogliere per gestire al meglio la glicemia alta, la principale peculiarità del diabete di tipo 2, che è il più diffuso in assoluto tra la popolazione adulta (circa il 90 %).

Negli ultimi anni c’è stata una sorta di “inversione di tendenza” nel pensiero comune sulle diete che una persona diabetica dovrebbe seguire per evitare picchi glicemici: sfatate le vecchie dicerie relative al divieto assoluto di consumare pane, pasta, dolci e simili, oggi i nutrizionisti e i medici hanno reso possibile una gestione dell’alimentazione meno rigida ma non per questo meno controllata.

E’ anche bene specificare e ricordare che avere la glicemia alta non significa avere necessariamente il diabete, visto che molte persone, sopratutto nelle fasi iniziali della giornata sono solite palesare picchi di glicemia che solitamente sono gestiti in modo autonomo dal corpo oppure dall’assunzione di specifici medicinali.

Alimentazione giusta

Gli esperti infatti sono concordi anche nel tipo di assimilazione dei nutrienti, visto che una persona affetta da glicemia alta deve stare attenta all’apporto di carboidrati per singolo pasto e di limitare al massimo il consumo di zuccheri semplici che vengono assorbiti molto più rapidamente di quelli complessi. L’apporto di carboidrati resta fondamentale, anzi è necessario che questo raggiunga almeno il 50 % del fabbisogno calorico anche per chi soffre di diabete.

Quale pasta scegliere?

Pane e pasta non sono quindi dei cibi da evitare, anzi sono fondamentali. La pasta sopratutto, uno dei capisaldi della nostra cucina può essere assolutamente consumata ma è bene conoscere qualche trucco: questa deve essere composta solamente da semola o semolato di grano duro. E’ preferibile cucinarla al dente, visto che una cottura prolungata fa salire l’indice glicemico dell’alimento. Inoltre è meglio scegliere formati grandi di pasta, rispetto a quelli piccoli visto che la lavorazione di questi ultimi presenta un apporto maggiore di amido. Sul mercato esistono numerose varietà di pasta sviluppate appositamente per chi soffre di glicemia alta.