La Postepay, ossia la “famiglia” di prodotti di stampo telematico che comprende anche il gestore telefonico Postemobile, da qualche anno pur facendo parte delle Poste Italiane, è formalmente indipendente da quest’ultima, visto che Postepay SPA si è parzialmente “distaccata”dal 2018.
Questo ha contribuito a rendere anche le carte prepagatate associate ancora oggi molto diffuse sempre più “al passo coi tempi” come funzionalità, sempre più “dipendenti” da dispositivi come gli smartphone.
Postepay, novità
Le carte Postepay ancora oggi sono molto utilizzate sopratutto nell’ambito degli acquisti online, essendo piuttosto semplice ricaricare il contante, sia attraverso gli uffici postali che ricevitorie abilitate. Inoltre attraverso l’app della Posta è anche possibile effettuare “passaggi di denaro” tra utenti, oltre ad effettuare e ricevere bonifici, per i titolari della versione Evolution.
Con le nuove regolamentazioni di sicurezza anche la Postepay è stata “costretta” ad adattarsi per fornire un’esperienza di utilizzo paragonabile a quella di altri prodotti associati.
Cosa non fa fare?
Un esempio decisamente recente è quello costituito dalla Sicurezza Web, ossia uno strumento che tutela maggiormente l’utente in caso di acquisti. Di fatto si tratta di uno “step” in più che si avvia quando si prova ad effettuare il pagamento presso alcuni esercenti online. Come accennato attraverso un comunicato il sito delle Poste stesso, da qualche tempo gli utilizzatori dovranno abilitare il servizio di sicurezza.
In caso contrario, non sarà possibile effettuare acquisti e anche qualora in servizio risultasse abilitato, alcuni store online potrebbero non permettere di portare a termine le operazioni di acquisto, non essendo conformi al sistema di tutela. Ecco perchè alcuni store potrebbero non essere più compatibili con la Postepay stessa.
Del resto le prepagate della Posta sono da sempre gli strumenti preferiti dai malintenzionati nell’ambito delle truffe e raggiri online. Una maggiore sicurezza è stata quindi resa indispensabile per difendere l’utenza che è sempre molto diffusa.