Cosa succede a chi mangia patate germogliate? Ecco la verità

Le patate sono probabilmente i tuberi più consumati ed apprezzati al mondo: la pianta denominata Solanum tuberosum produce per l’appunto questi tuberi, originari della zona delle Ande, in Cile. Le patate furono portate in Europa dai conquistadores spagnoli e dopo diverso ostracismo, sono diventate molto comuni e versatili nelle cucine di tutto il mondo, sia come “piatto principale” che come contorno.

Patata germogliata

Essendo di fatto un tubero, il “frutto” della patata necessita di un ambiente di consevazione con poca luce e non eccessivamnete umido, ecco perchè di solito si prediligono cassetti o luoghi chiusi per prevenire la germogliazione, ossia la crescita di veri e propri germogli sulla superficie della patata. Quali sono gli effetti di consumo di patate germogliate?

Fanno male?

patate-germogliate

Sostanzialmente si a causa dell’aumento di solanina, una sostanza tossica per l’uomo che è presente anche nelle piante della famiglia delle solanacee, ossia la medesima di patate e melanzane. La presenza di questa sostanza aumenta proprio durante la germogliazione, ed è “segnalata” da un colore tendente al verde della buccia. Tra i sintomi del consumo di solanina i più diffusi sono nausea, diarrea, vomito, mal di testa e vertigini, mal di testa e vertigini.

Nonostante ciò una persona adulta solitamente riesce a “tollerare” fino a 1 chilo di patate germogliate per poter effettivamente percepire disagi in fase di digestione. Le patate germogliate sono sicuramente sconsigliate da mangiare ma solitamente quantità moderate non causano problemi seri. Tra le avvisaglie principali ci sono anche variazioni di gusto, con il tubero che assume un sapore tendente all’amaro.

Se proprio siamo “costretti” a mangiarle, è bene assicurarsi di rimuovere completamente ogni germoglio ed eventuali zone verdi della patata. E’ bene inoltre ricordare che la solanina non viene eliminata da una temperatura di cottura inferiore ai 260 gradi centigradi, quindi gran parte dei metodi di cottura non elimina questa sostanza.