Per moltissimi bere caffè è molto di più che degustare una delle bevande più diffuse e variegate al mondo: si tratta piuttosto di un’abitudine radicata sia culturalmente che personalmente, sia tra le mura domestiche che al bar, un vero e proprio rito. Il successo nel caffè è sicuramente da ricercarsi proprio nella capacità di questa bevanda di diventare facilmente un’abitudine, sicuramente anche grazie alle note capacità “energetiche” causate dalla caffeina, che tra l’altro è presente anche nel tè.
Le capacità della caffeina
Un consumo eccessivo di caffeina crea problemi più o meno gravi, e la grande diffusione di varietà considerabili “nuove” in un mercato come quello nostrano già piuttosto ricco e variegato nell’ambito caffè, spiega parzialmente perchè molti abituali bevitori di caffè siano maggiormente soggetti a problemi fisici più o meno marcati, come irritazione dello stomaco, ulcere, gastrite ed in generale un diffuso nervosismo, tutti “sintomi” riconducibili alla caffeina e dallo zucchero, se presente.
Ma quando questa abitudine può diventare pericolosa?
Cosa succede a chi beve tre caffè al giorno?
Come quasi ogni alimento, il caffè “da solo” non può averte effetti particolarmente marcati, a meno che non si esageri con le quantità. Solitamente tre caffè al giorno non causano problemi al nostro corpo, sopratutto se si mantiene uno stile di vita non eccessivamente sbagliato. Il limite consigliato di caffè al dì non dovrebbe superare i 400 mg, mentre si parla di vera e propria assuefazione quando si supera una dose giornaliera di 600 mg. E’ bene infatti ricordare che la caffeina provoca assuefazione, differente dalla dipendenza ma che rende il nostro organismo comunque abituato a una sostanza come la caffeina.
Al netto dei problemi che può causare un’assunzione eccessiva di caffè, una dose letale è praticamente impossibile da assumere: la quantità di caffeina per singola tazzina non rende possibile il decesso dato che occorono oltre un centinaio di caffè per andare incontro alla morte.
