Cosa succede a chi conserva il basilico in frigo? Ecco la risposta

Il basilico è una delle piante più diffuse e versatili utilizzate in ambito gastronomico, particolarmente presente nella cucina mediterranea, ed è riconoscibilissima sopratutto per il forte odore che sprigiona, che è anche la motivazione principale per la quale viene utilizzata.

Appartenente alla famiglia delle Lamiaceaesi tratta di un vegetale originario dell’India e diffuso presso tutta la zona del sud-est asiatico, ma da svariati secoli è popolarissimo in gran parte del mondo, Europa compresa.

La funzione del basilico

Nell’immaginario comune il basilico si utilizza principalmente fresco, solitamente applicato alla pietanza nelle fasi finali della cottura oppure al termine di essa. Al mondo esistono svariate varianti di basilico anche se quello “italiano”, chiamato basilico classico o basilico genovese è probabilmente quello più diffuso in Europa, anche grazie ad una tendenza a svilupparsi bene a temperature comprese tra i 25 e i 35 gradi ma non riesce a “resistere” quando le temperature calano sotto i 10 gradi. Ecco perchè spesso si sceglie di conservarlo durante i periodi rigidi.

Cosa succede quando lo conserviamo in frigo?

basilico

Purtrppo è una pianta che, come accennato, non è resistente contro il freddo e quello del frigo non fa eccezione: oltre ad avere la tendenza ad assorbire gli odori delle cibarie presenti al suo interno, il basilico muore dopo alcuni giorni se non opportunamente conservato. Esistono comunque vari rimedi per poter conservare questa pianta così utile e versatile.

  • Congelarlo: è sufficiente lavare bene le foglie da conservare, poi collocarle su un ripiano e mettere il tutto in freezer per due ore. Dopo il congelamento dovranno essere riposte in sacchetti ermetici, da poter essere così utilizzato tutto l’anno.
  • Essiccarlo: in commercio esistono confezioni di basilico sminuzzato già à congelato con apposito dispenser. E’ possibile tuttavia provvedere con il “fai da te”, dapprima separando i gambi dalle foglie per poi lavare accuratamente il tutto ed asciugarli dapprima con della carta assorbente e poi in un luogo secco.