Perché bere la birra dopo aver mangiato? Ecco cosa succede

Quando siamo fuori durante un pasto o semplicemente ci viene naturale accompagnare il nostro cibo ad una bevanda alcolica come una birra, ma ci siamo mai chiesti cosa causerebbe al nostro organismo?

Contenuti della birra e del luppolo

La birra, per la sua composizione, possiede un discreto tenore energetico, compreso tra le 30 e le 60 kcal/100ml. È costituita da circa l’85% di acqua mentre l’alcool varia dal 3 al 9% così come l’estratto secco. L’estratto secco è composto da diversi principi nutritivi tra cui gli zuccheri; i tannini, maltodestrine, vitamine del gruppo B (fondamentali per il funzionamento del sistema nervoso), sali e acidi caratteristici del luppolo. Ma da cosa è costituito il luppolo? Esso è costituito da flavonoidi (noti per le proprietà antiossidanti), oli essenziali, da xantumolo, tannini, umulene, cariofillene responsabili dell’aroma della birra, da floreale ad agrumato, da erbaceo a speziato e così via.

Benefici della birra

Molti medici concordano nel definire la birra molto più simile ad un cibo che ad una bevanda, una specie di panificato in formato liquido. I benefici, per quanto può sembrare incredibile, sono veramente tanti. Come ad esempio: contribuisce alla buona digestione! Bere la birra dopo cena invece che prima sembra essere salutare. A dirlo è uno studio pubblicato sul Journal of Agriculture and Food Chemistry nel 2012. Il consumo di qualsiasi tipo di birra favorisce la digestione in quanto stimola la secrezione di acido gastrico. O ad esempio può curare l’insonnia: secondo uno studio fatto nel 2013 la birra è in grado di stimolare la produzione di dopamina, un neurotrasmettitore che nel cervello esercita svariate funzioni influenzando in particolare il comportamento, la cognizione, i movimenti volontari, l’umore, lo stato di attenzione, le capacità di apprendimento e il sonno. Infatti, la dopamina può essere prescritta a chi soffre di insonnia.

E’ vero che la birra fa ingrassare?

Quando parliamo di bere alcolici come la birra, una domanda che sorge spontanea è quella del gonfiore della nostra pancia. Si tratta di una questione con un fondamento scientifico: infatti, sebbene l’apporto calorico non sia particolarmente elevato, la presenza di alcol etilico e alcuni carboidrati semi-complessi, le maltodestrine, fa sì che la bevanda possa stimolare la produzione di insulina, l’ormone che regola lo stress e non soltanto. Infatti, l’eccesso insulinico tende di per sé a far ingrassare! La cosiddetta “pancia da birra” che ne può derivare rappresenta, inoltre, un fattore di rischio anche per lo sviluppo di altre patologie legate al metabolismo, come il diabete mellito di tipo 2.

Cosa succede se bevo la birra dopo mangiato?

Arriviamo al punto cruciale del nostro articolo. Cosa succede al nostro corpo quando beviamo la birra dopo mangiato? Ecco, gli effetti cambiano con il trascorrere del tempo. Ma andiamo ad analizzarli nello specifico! Nei primi 5 minuti, l’alcool arriva allo stomaco e poi viene assorbito nel flusso sanguigno; dopo i 10 minuti, il nostro corpo avverte l’alcool come un veleno, non vuole immagazzinarlo e desidera buttarlo fuori il prima possibile; a 15 minuti lo stomaco prova a buttare via l’alcool e per questo produce l’alcool diedrogenasi, enzima in grado di convertire l’alcool in alcuni componenti chimici. Questa trasformazione ti farà tornare completamente sobrio, ma se continui a bere il tuo fegato inizierà a subirne gli effetti. Infatti, dopo 20 minuti, inizi a sentire gli effetti dell’alcool, che possono includere sensazioni di euforia o di testa leggera. Tra i 45 e i 90 minuti raggiungiamo il picco massimo di alcool nel nostro sangue. A 60 minuiti dall’assunzione, sentirai lo stimolo di andare al bagno, visto che l’alcool ha un effetto diuretico. Questo potrebbe anche causare disidratazione. Se smetterai di bere, potrai sentirti assonnato o crollare letteralmente. Beh, ovviamente il giorno dopo sentirai i classici sintomi da Hangover, come ad esempio il mal di testa o la nausea costante. L’unico consiglio è quello di bere responsabilmente, senza esagerare.