Cosa succede a chi mangia uova scadute? Pazzesco, ecco le conseguenze

Impossibile definire con precisione l’incidenza e l’importanza che le uova costituiscono da millenni nella dieta degli esseri umani: di fatto è la cellula germinale deposta da un volatile (generalmente si usano quelle di gallina ma non solo), composte principalmente da 3 parti, tuorlo, albume e guscio.

Gli impieghi in ambito culinario sono letteralmente incalcolabili, essendo utilizzate in ogni parte del mondo: pochi alimenti riescono a mantenere pressochè inalterate le proprietà nutritive come le uova che risultano adatte ad ogni tipologia di cottura immaginabile.

La scadenza

Le uova provenienti da allevamenti industriali hanno solitamente impresso sul guscio o sulla confezione una data che può sembrare quella di scadenza ma risulta essere più precisamente il termine massimo consigliato: le uova infatti non hanno una scadenza precisa, ma solitamente restano commestibili per circa 15 giorni se mantenute in un luogo fresco e asciutto.

La data riportata infatti rappresenta in sostanza la dicitura  “da consumarsi preferibilmente entro…” proprio perchè le condizioni possono contribuire ad allungare o ridurre la commestibilità del prodotto. E’ molto semplice capire se un uovo è ancora adatto ad essere consumato, basta immergelo nell’acqua fredda, se va a fondo significa che l’esposizione all’aria non ha compromesso la permeabilità del guscio e quindi indica che l’uovo è ancora buono, discorso opposto se galleggia.

Inoltre è opportuno non lavare le uova dopo averle acquistate, visto che l’acqua compromette la funzione protettiva del guscio, e non è consigliabile neanche toglierle dalla propria confezione così da non compromettere gli altri alimenti.

Cosa succede a chi mangia uova scadute?

uova scadute

In generale conviene sempre controllare l’aspetto e l’odore di un uovo, se presenta ad esempio macchie particolari solitamente non è consigliabile rischiare patologie come la salmonellosi, un batterio che sfrutta proprio le uove poco cotte o crude, sfruttando il più delle volte proprio il guscio. Tra i sintomi principali della salmonellosi spiccano diarrea, nausea, vomito e dolori addominali.