Come mangiare il tonno per non alzare il colesterolo? Ecco le incredibili conseguenze

Scegliere gli alimenti giusti all’interno di una dieta ha una grande rilevanza sul nostro benessere psicofisico, permette ad esempio di mantenere sotto controllo il peso,  il colesterolo e di ricevere tutti i nutrienti necessari per rimanere in salute.

Dieta equilibrata per controllare il colesterolo

Per quanto riguarda il colesterolo, i maggiori esperti in materia, raccomandano che per una dieta sana occorre:

  • Ridurre al massimo il consumo di carne grassa, formaggi
  • Sostituire i condimenti di origine animale ( come il burro) con quelli di origine vegetale come l’olio extravergine di oliva o l’olio di semi.
  • Ridurre gli acidi grassi trans-insaturi, presenti in alcuni prodotti industriali come le margarine.
  • Ridurre il sale, meno di 5 g al giorno.
  • Assumere almeno 40-45 g di fibre al giorno, preferibilmente da prodotti integrali, come pane, pasta, riso.
  • Consumare almeno 200 g al giorno di frutta e verdure, cioè l’equivalente di 2-3 porzioni per entrambe le categorie.
  • Consumare pesce 1-2 volte alla settimana (specie quei pesci ricchi di grassi omega 3, come il tonno o il salmone).
  • Mangiare 30 g di frutta secca al giorno (non salata), preferibilmente le noci
  • Limitare il consumo di alcol, 2 bicchieri al giorno per gli uomini e 1 bicchiere al giorno per le donne.
  • Evitare il consumo di bevande zuccherate come i succhi di frutta industriali.

Pesci magri e pesci grassi: differenza

Esistono pesci più o meno ricchi in grasso, la percentuale varia dallo 0,5% al 27% e può cambiare in funzione dell’età e del ciclo biologico. I grassi più rappresentati sono i fosfolipidi e gli acidi grassi omega-3.
I pesci si suddividono in:

  • grassi (come salmone, tonno)
  • semi-magri (come l’orata)
  • magri (ad esempio, merluzzo)

Quali pesci consumare e come

I pesci che contengono maggiori quantità di omega-3 sono i pesci grassi come:

  • salmone
  • sgombro
  • tonno bianco
  • trota
  • sardine

Alcune di queste specie rappresentano il pesce azzurro pescato nel Mar Mediterraneo, il cui consumo viene consigliato proprio perché ricco di omega-3.

In occidente il consumo di pesce crudo è meno frequente rispetto al pesce cotto. Tuttavia, è importante cuocerlo correttamente per mantenere le sue proprietà benefiche.

Attenzione anche alle modalità di cottura del pesce, sono da preferire la bollitura, la cottura al forno e meglio ancora la cottura al vapore perché preservano le proprietà nutrizionali del pesce, rispetto alla frittura o alla griglia.

Quando e perché evitare il tonno

Quando si parla di pesce bisogna far attenzione perchè non tutti i pesci e frutti di mare sono salutari, alcuni possono contenere sostanze dannose, come il mercurio. I pesci che contengono quantità più elevate di mercurio sono i pesci predatori ovvero quei pesci di grandi dimensioni che si nutrono di pesci più piccoli. Tra questi abbiamo il pesce spada e il tonno. Per questo motivo è meglio che le categorie più sensibili come donne, anziani e bambini limitino il consumo di questi due pesci. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) basta ingerire un piccolo quantitativo di metalli pesanti per sviluppare problemi a carico dei reni, del sistema cerebrale, del sistema immunitario e del sistema circolatorio.

Tra le varie tipologie di tonno presente in commercio abbiamo quello fresco (preferibile) e quello in scatola (da evitare). Quest’ultimo si divide a sua volta in due categorie: tonno sott’olio e  tonno al naturale detto anche in salamoia. In ogni caso è sempre meglio consumare il tonno fresco perché non viene sottoposto a processi di lavorazione e per questo risulta di gran lunga più salutare rispetto a quello in scatola.