Cosa succede a chi mangia banane troppo mature? Ecco la verità

La banana è uno dei frutti più consumati e riconoscibili al mondo: si tratta in sostanza della “bacca” della pianta del banano, la più grande pianta erbacea dotata di fiore conosciuta in natura, originaria dell’Africa, questa pianta fu portata dagli europei nelle Americhe poco dopo la scoperta del nuovo continente.

In natura la banana selvatica presenta numerosi semi e non è per questo particolarmente adatta all’alimentazione, ma quelle coltivate com’è noto presentano solo due piccoli semi all’interno del frutto.

La maturazione

I frutti continuano la maturazione anche dopo essere stati colti, maturazione che è ben visibile sia dalla polpa ma anche e sopratutto dalla buccia. Questa, com’è noto, non determina solo il colore, la consistenza ed il sapore ma anche i contenuti nutritivi che cambiano molto a seconda il grado di maturazione. Dato l’elevato contenuto di potassio, le banane risultano essere naturalmente radioattive (al punto che si utilizza proprio la banana come “scala” di radioattività).

Cosa succede a chi mangia banane troppo mature?

Le banane acerbe, ossia quelle verdi sono ovviamente maggiormente indicate per chi segue un regime alimentare povero di zuccheri: la sensazione di dolcezza è dovuta al processo di maturazione che coinvolge l’amido presente naturalmente nel frutto che si trasforma in glucosio, per questo motivo si tende a preferire un apporto di banane verdi a chi soffre ad esempio di diabete.

Le banane “macchiate”, ossia quelle gialle ma con un aspetto maculato di marrone rappresentano l’ideale livello di maturazione di questo gustoso frutto, visto che l’apporto nutritivo è ai massimi livelli, così come il potere saziante che è decisamente elevato. Nonostante le numerose “voci”, le banane macchiate non hanno una funzione antitumorale, ma rappresentano comunque la scelta migliore per quasi tutti i consumatori.

Tuttavia anche quelle totalmente marroni, ossia che hanno raggiunto il massimo livello di maturazione possono essere molto utili, essendo le più digeribili e mantenendo un apporto nutritivo decisamente elevato.