Cosa succede a chi mangia la pizza con il colesterolo? Ecco le conseguenze

La pizza rappresenta probabilmente il cibo italiano in maniera più simbolica ed immediata nel resto del mondo, assieme alla pasta: il celebre alimento a base farinacea, tipico della cucina napoletana, ha trovato un’enorme diffusione per il mondo, prestandosi a reinterpretazioni e riuscendo a differenziarsi dall’idea del cibo “popolare”, diventando anche cibo gourmet.

La parola stessa risulta essere quella più conosciuta e pronunciata della lingua italiana, e nonostante quella tradizionale sia quella tonda, ossia quella “napoletana”, con questo nome si indicano anche quele al taglio e generalmente anche le focacce. La pizza ha saputo adattarsi anche ai tempi moderni (come la pizza realizzata con ingredienti bio oppure quella per i celiachi), nonchè a contesti notoriamente diversi culturalmente da quelli europei.

La pizza fa bene?

Dipende ovviamente dagli ingredienti, sia dell’impasto, sia di quelli utilizzati per il ripieno/copertura, ma tendenzialmente si tratta di un alimento completo e che fornisce numerosi nutrienti partendo dalla base, a base farinacea, che è fonte di carboidrati, passando per gli ingredienti; restando in tema di pizze “tradizionali” si utilizza solitamente pomodoro, mozzarella o altri formaggi che sono parte fondamentale della dieta mediterranea. Particolarmente importnte è l’apporto di olio di oliva.

Cosa succede a chi mangia la pizza con il colesterolo?

Risultando un alimento ricco e che in genere fornisce un elevato potere saziante, viene da chiedersi che effetto può avere sul colesterolo. Una pizza realizzata con ingredienti genuini fornisce un apporto limitato di colesterolo (circa il 15-20 mg di colesterolo per 100 grammi di prodotto), ma ovviamente ingredienti troppo complessi e raffinati la rendono meno adatta alla “lotta” contro il colesterolo “cattivo”.

Chi ne soffre può ad esempio optare per pizze non esageratamente complesse, magari scegliendo il fiordilatte al posto della mozzarella, evitando anche coperture e ripieni fritti, scegliendo al contrario verdure senza cotture particolari per evitare di incappare nei sintomi tipici del colesterolo alto.

Anche chi ha il colesterolo alto non dovrebbe avere problemi a consumare una pizza genuina anche 2 volte a settimana.