“Chi mangia finocchio non muore mai”: ecco il motivo, incredibile

Da secoli apprezzato per le capacità aromatiche e presente in numerose culture anche al di fuori del contesto gastronomico, il finocchio viene coltivato in maniera intensiva almeno dall‘epoca rinascimentale in tutta l’area mediterranea, era tuttavia conosciuto già da parte delle civiltà più antiche nella sua variante “selvatica”, definita anche finocchio amaro e viene consumato sopratutto nella sua parte “basale”, definito anche grumolo, anche se pressochè tutta la pianta risulta commestibile o comunque utilizzabile, semi compresi.

Proprietà

Si tratta di un’ortaggio  particolarmente versatile ma talvolta sottovalutato: la ricca composizione di acqua (che costituisce circa il 90 % del peso totale), unito ad un sapore delicato, talvolta “coprente” di altri cibi lo rende difficile da utilizzare per i neofiti della cucina, anche se è presente in numerose diete, sopratutto in quelle ipocaloriche, a causa dell’elevato potere saziante relazionato al bassissimo apporto calorico che non supera le 30 calorie per 100 grammi di finocchio.

Concentrate nel grumolo una importante quantità di vitamine, come A, B e C. oltre a fibre e sali minerali in buona quantità. Importante anche la presenza di potassio, calcio e fosforo.

“Chi mangia finocchio non muore mai”

E’ un detto che non è lontano dal vero: a fronte di pochissime controindicazioni legate ad un consumo eccessivo, il finocchio è largamente impiegato in erboristeria e nel campo di tisane e decotti, in funzione della digestione, adoperando anche in funzione “depurativa” del tratto digerente.

Oltre a ciò è un importante antiossidante e antinfiammatorio, ed è particolarmente utile anche per chi soffre di colesterolo alto e di glicemia alta, dato l’apporto nullo di colesterolo a fronte di una presenza di fibre importante.

La presenza di elementi come flavonoidi e fitoestrogeni favorisce la gestione degli ormoni femminili (rendendolo utile sia durante il ciclo mesturale oppure durante la menopausa), e l’apporto di vitamine C ed A migliora le difese immunitarie e la vista.

Inserire questo ortaggio nella dieta più spesso porta numerosi vantaggi.