Di che animale è la trippa? Pazzesco, ecco ciò che non sapevi

Classificata tra le frattaglie, la trippa tende a dividere molto gli appassionati della carne, tra chi la disprezza categoricamente e tra la considera invece una vera prelibatezza, oltre ad elogiarne la versatilità.

Quest’ultimo fattore è reso evidente dalla quantità di piatti a base di trippa presenti su tutto il territorio nazionale anche molto differenti gli uni dagli altri. Ma da quale animale viene ricavata la trippa?

Di che animale è la trippa?

Con il termine si è soliti identificate con il termine generico trippa qualsiasi tipologia di alimento ricavato dalle pareti dei prestomaci dei bovini, in alcuni casi anche degli ovini e suini.
La capacità di adattarsi alle tradizioni regionali del nostro paese è da ricercarsi alle tipologie di “sotto generi” di questa tipologia di alimento, comprendente specifiche parti dei prestomatici, ogniuna adatta ad una specifica preparazione:

  • il rumine (conosciuto anche con i nomidi “ciapa”, “croce”, “larga”, “panzone”, presenta un aspetto che ricorda una cuffia.
  • l’omaso (“centupezzi”, “foiolo”, “libretto”, “millefogli”, “centopelli”) è quella che presenta le pieghe di colore bianco .
  • l’abomaso (“caglio”, “francese”, “frezza”, “lampredotto”, “quaglietto”, “ricciolotta”) è quella che presenta una colorazione più scura, essendo più vicino all’intestino. E’ anche quella dall’aspetto più arricciato.
  • il duodeno, collega lo stomaco all’intestino ed è un taglio tradizionale della trippa di Moncalieri.

Preparazione

Non è edibile “al naturale”, ma quella che troviamo nei supermercati e nelle macellerie necessita una preparazione che prevede lo “svuotamento” del contenuto gastrico presente sulla superficie tramite raschiatura ed un procedimento che prevede l’ammollo in acqua e aceto per diversi giorni di fila.

A dispetto di altre parti del corpo dell’animale, la trippa è un po’ più difficile da digerire e quindi e men adatta per gli stomaci “delicati” ma presenta un apporto di grassi sensibilmente inferiore ai muscoli dell’animale, anche se risulta meno adatta per chi soffre di colesterolo alto.