“Non mangiare tonno in scatola!”: pazzesco, ecco cosa può succedere

Il tonno in scatola rappresenta spesso “l’ultima spiaggia” per migliaia di persone, che spesso utilizzano questa forma di scatolame per creare una pietanza, anche molto semplice: il tonno come tipologia di pesce è tra quelli più pescati ed utilizzati, perchè formalmente quasi tutta la struttura dell’animale risulta edibile per gli esseri umani.

Diffusissimo in tutto il mondo data l’estrema versatilità delle varie parti, il tonno è consumabile sia cotto che crudo, ed è un’importante fonte di nutrienti e sopratutto nella zona mediterranea risulta essere pescato da svariati secoli. Il tonno in scatola fa male?

“Non mangiare tonno in scatola!”

La risposta è “ni” perchè bisogna tenere conto di svariati fattori: se le proprietà nutrititve permangono quasi interamente con l’inscatolamento, va detto che elementi come l’olio d’oliva e l’apporto di sale non rendono la versione “in scatola” propriamente salutare. Nonostante ciò sono da sfatare almeno parzialmente le fake news più note e diffuse sul tonno in scatola.

Se si acquista tonno proveniente dall’Italia e dai paesi dell’Unione Europea non si hanno particolari problemi per quanto riguarda i metalli pesanti che sono si presenti ma al di sotto dei limiti di sicurezza, la situazione cambia quando si sceglie tonno proveniente da altre zone del mondo, che può contenere oltre ad un numero maggiore di sostanze conservanti, anche più metalli come il mercurio.

Ecco cosa può succedere

Per ragioni di salute è meglio scegliere il tonno al naturale al posto conservato in olio d’oliva, che può provocare un innalzamento della pressione arteriosa e un aumento di colesterolo. Anche l’apporto calorico è sensibilmente elevato visto che sfiora le 200 calorie per 100 grammi di prodotto in media. Chi soffre di problemi al cuore inoltre non dovrebbe consumare frequentemente tonno in scatola seppur di qualità, dato che provoca un battito accellerato se assunto in grande quantità, con tutte le conseguenze ulteriori che possono insorgere.

Meglio scegliere la variante in vetro, dove i pezzi sono solitamente più integri e visibili, e limitarsi ad un uso saltuario, una volta ogni 7/10 giorni.