Cosa non mangiare per problemi di gastrite e colite? Ecco la verità

Gastrite colite sono due disturbi di elevata diffusione presso pressochè ogni “fascia” di popolazione mondiale, che possono avere diverse cause e sintomi molto differenti ma a volte piuttosto simili. Trattandosi di malattie che sono condizionate dallo stile di vita e dall’alimentazione, l’alimentazione ha una grande incidenza tanto in positivo quanto in negativo.

Cosa non è consigliabile mangiare per chi soffre di gastrite e colite?

Colite, cosa non mangiare

La colite “tocca” una percentuale della popolazione mondiale non indifferente pari a circa il 10-15 % ed è conosciuta anche come “sindrome del colon irritabile”: si tratta della parte “finale” dell’intestino adibito ad ultimare il processo digestivo dei cibi che ingeriamo, il disturbo è dovuto ad una infiammazione che può essere causata da una composizione non ottimale o insufficiente della flora batterica presente al suo interno.

Tra i sintomi più frequenti: dolore diffuso, gonfiore, flatulenza, vomito, alitosi.

Tra gli alimenti sconsigliat spiccano ovviamente quelli particolarmente raffinati e “difficili” da digerire, come le spezie, latte e latticini freschi (data la presenza di lattosio), alcol, bibite gassate, legumi con buccia e anche la frutta che contiene piccoli semi.

Gastrite, cosa non mangiare

Simile nei sintomi la gastrite che si presenta anch’essa come una diffusa infiammazione, stavolta della mucosa gastrica presente sulle pareti interne dello stomaco ed è solitamente distinta in due “varietà”, la gastrite nervosa, dovuta a fonti di stress e non imputabili direttamente o interamente al cibo, oppure quelle causate proprio dagli alimenti, sopratutto se in quantità eccessive ed in maniera sregolata.

In molti casi la gastrite comune viene causata da un batterio specifico, l’helicobacter pylori, che solitamente viene debellato in alcuni giorni, anche se una gastrite non curata può provocare ulcere all’interno dello stomaco.

Anche per chi soffre di gastrite è sconsigliato il consumo di alcol, bibite gassate, spezie particolarmente “invadenti”, al quale vanno aggiunti i pomodori data l’acidità ed in generale qualsiasi alimento ricco di grassi.