Quale pesce abbassa il colesterolo? Ecco la classifica

Quando leggiamo colesterolo immediatamente pensiamo alla variante “cattiva” che se in quantità eccessiva tende ad accumularsi nelle arterie, compromettendo quindi il normale flusso di sangue. In realtà il colesterolo è un lipide che viene prodotto dal nostro corpo ed è indispensabile per lo sviluppo della vitamina D, degli ormoni steroidei e alla produzione di bile, sostanza indispensabile per la digestione.

Alimentazione anti colesterolo

Si è soliti distinguere il colesterolo buono da quello cattivo: il primo, definito HDL (high density lipoprotein) si occupa di limitare l’azione di quello buono, contribuendo a collocarne la quantità in eccesso presso il fegato per essere poi eliminato, mentre quello che preoccupa è l’eccessiva incidenza del cattivo o LDL (low density lipoprotein) che è proprio quello che tende ad accumularsi nelle pareti interne delle arterie.

Nonostante solo il 20 % del colesterolo presente nel corpo provenga dal cibo, l’alimentazione ed in generale lo stile di vita hanno un ruolo molto importante: una dieta leggera, con la prevalenza di cibi semplici come i cereali, verdure, frutta secca, legumi evitando al contempo cibi industriali, carne rossa, insaccati e simili possono aiutarci a gestire al meglio questo valore.

Quale pesce abbassa il colesterolo? Ecco la classifica

Anche il pesce rappresenta un validissimo alleato se incluso nella nostra dieta: il consiglio dei nutrizionisti e mangiarlo almeno un paio di volte a settimana alternando le tipologie tra magri e grassi, dato che entrambi contengono i famosi acidi grassi polinsaturi Omega-3 che migliorano la salute del cuore e con esso il normale deflusso del sangue, svolgendo quindi un’importante azione anti colesterolo perchè riducono l’incidenza delle malattie cardiovascolari.

Alcune tipologie di pesce specifiche forniscono nutrienti particolarmente utili per combattere il colesterolo.

  • Merluzzo
  • Salmone
  • Sgombro
  • Alici,
  • Sardine

Da limitare invece il consumo di crostacei perchè possono avere un’influenza sensibile sul colestrerolo HDL, anche se ricerche recenti hanno evidenziato la presenza di pochi grassi saturi.