Cosa succede a chi mangia tutti i giorni pizza? Ecco la risposta

Assieme alla pasta, la pizza rappresenta uno degli esempi più fulgidi della cultura italiana che ha trovato diffusione a livello mondiale: l’idea di condire con ingredienti vari un impasto a base di farina ha iniziato a diffondersi a partire dal Medioevo anche se solo alcuni secoli dopo con questo termine, a Napoli iniziarono ad essere identificate preparazioni analoghe anche se raramente “salate”. Il termine stesso, la cui origine è piuttosto dibattuta, fu definitivamente adottato verso la seconda metà del 19° secolo, sempre all’interno del capoluogo partenopeo, per definire quelle che oggi chiamiamo pizza.

Il successo della pizza, dapprima alimento esclusivamente street food è stato quasi immediato nel corso del 20° secolo, ed oggi la parola stessa risulta tra le più utilizzate nel resto del mondo, diventando nello stesso tempo un cibo “cult”: alcuni anni fa l’UNESCO ha definito patrimonio dell’umanità l’arte del pizzaiolo napoletano.

Fa bene?

Prendendo in considerazione una pizza “verace” o quantomeno una realizzata con ingredienti di buona qualità, si può dire che “fa tendenzialmente bene”, anche se gli ingredienti utilizzati condizionano il processo digestivo della pietanza. Una buona pizza realizzata con olio extra vergine di oliva presenta un ottimo contenuto di caraboidrati complessi e grassi “buoni”, oltre a calcio e proteine (se è presente mozzarella o formaggio). In molti casi presenta le caratteristiche di un pasto completo.

Cosa succede a chi mangia tutti i giorni pizza? Ecco la risposta

Alcuni curiosi, come gli influencer hanno provato a seguire un regime alimentare interamente di pizza per un determinato lasso di tempo, e gli effetti non sono stati positivi, sopratutto a causa dell’ingente apporto di carboidrati che la rendono inadatta ad un regime ipocalorico, sopratutto in caso di scarso esercizio fisico.

Oltre tutto una pizza contiene un ingente quanatitativo di sale, che provoca problematiche varie. Poco indicata per i diabetici e per chi soffre di gastrite, sopratutto se la lievitazione non risulta essere stata ottimale, il consiglio è quella di optare per una pizza di buona qualità al massimo 3 volte a settimana.