Cosa succede a chi mangia la pasta con il colesterolo e la glicemia? Ecco la risposta

Dici pasta e dici Italia: il cibo che maggiormente è collegato alla cultura del nostro paese rappresenta sicuramente uno dei più simbolici e vari in assoluto. La pasta esiste in innumerevoli forme, molte di queste legate a specifiche regioni che in molti casi tramandano tradizioni relative da numerose generazioni, e in senso generale si tratta di uno degli alimenti principali di molte diete, tra cui quella mediterranea, nota generalmente per essere molto probabilmente la più completa e sana in assoluto.

Cosa succede a chi mangia la pasta con il colesterolo e la glicemia? Ecco la risposta

Nonostante ciò, il suo consumo viene limitato quando non addirittura rimosso da specifici regimi alimentari, sopratutto a causa dell’apporto di carboidrati. Ma chi soffre di colesterolo o glicemia alti, possono mangiare la pasta?

Pasta per il colesterolo alto

La pasta “semplice”, ossia senza condimento non fornisce un elevato apporto di colesterolo, anche se è bene distinguere tra quella fresca (senza ripieno) che comunque non arriva a mg su 100g di prodotto, mentre è molto minore l’apporto della pasta “secca”. Il colesterolo tende ad aumentare con l’apporto di grassi saturi, quindi quelli di origine animale, mentre quelli di origine vegetale sono soliti fornire sopratutto grassi insaturi. E’ importante quindi sopratutto il condimento, meglio prediligere il consumo di pasta con condimenti leggeri e facilmente digeribili, evitando piatti pronti e di consumarne a cena, ossia quando il picco glicemico tende a diventare più importante.

E per la glicemia?

Per quanto riguarda la glicemia il discorso è simile, l’importante è scegliere sempre un condimento sano, come può essere ad esempio il pesce, e pochi altri ingredienti, privilegiando l’uso di olio extra vergine di oliva, così come i vegetali a foglia larga che aiutano l’assorbimento di zuccheri nel sangue. Mai mangiare la pasta scondita, fattore che tende invece ad aumentare i livelli di glicemia.