Cosa succede a chi mangia la banana con il colesterolo e la glicemia? Ecco la risposta

Uno dei frutti più famosi ed apprezzati al mondo è la banana, frutto del banano, la pianta erbacea più grande dotata di fioritura che esista al mondo, originaria del sud est asiatico ma oramai diffusa da molti secoli in svariate parti al mondo.

Quella che oggi chiamiamo banana può fare parte di due specie molto simili, la  Musa acuminata e Musa balbisiana, che a loro voltra rappresentano una selezione di varietà del gruppo delle piante Musacee, visto che molte delle varianti selvatiche sono meno adatte al consumo umano, dato che presentano un gusto molto differente da quello che conosciamo oltre alla presenza di numerosi semi nella polpa, che sono molto piccoli e quindi edibili nella due versioni appena citate.

Le proprietà

Le banane sono note per essere ricche di potassio, anche se solo una parte viene assimilato dal nostro organismo, e rappresentano anche un’importante fonte di vitamine (sopratutto la vitamina C), fosforo, fibre, carboidrati, magnesio e numerosi nutrienti importanti. La banana rappresenta con tutta probabilità il frutto più diffuso del mondo nonchè quello più consumato dagli sportivi, data la natura “portatile”, che non richiede alcun utensile per essere sbucciato.

Cosa succede a chi mangia la banana con il colesterolo e la glicemia? Ecco la risposta

L’apporto calorico non è particolarmente basso ma neanche così alto: una banana media che pesa 150 grammi non arriva a 100 calorie, mentre l’apporto glicemico è mediamente alto, sopratutto quando siamo di fronte ad una banana piuttosto matura, riconoscibile per le macchie marroni sulla buccia. Chi soffre di glicemia alta non dovrebbe mangiarne più di 1 a settimana, a patto che svolga un’attività fisica costante, visto che è sopratutto questo a riportare gli zuccheri su livelli non a rischio.

Nessun problema per chi soffre di colesterolo alto: nonostante siano generalmente dolci e zuccherine, le banane non contengono colesterolo, risultando quindi eccellenti per chi si trova a gestire questa condizione.