Cosa succede a chi mangia la mozzarella con il colesterolo e la glicemia? Ecco la risposta

La mozzarella rappresenta uno dei latticini di maggior successo e diffusione del nostro paese, vero e proprio prodotto tipico del Mezzogiorno, che risulta essere anche tra i più esportati al mondo, nonchè più imitati. Si tratta di una tipologia di latticino a pasta filata che ha assunto questa denominazione sopratutto nella versione più tradizionale, ossia quella realizzata con la pastorizzazione del latte di bufala, che è considerata anche la forma più pregiata.

Con l’industrializzazione il termine mozzarella si è esteso anche per le preparazioni realizzate con il latte vaccino, denominate solitamente Fior di latte, altrettanto diffuse anche se meno “pregiate”, ma maggiormente sfruttabili per la creazione di contorni e secondi piatti come diverse tipologie di pizza.

Proprietà

La mozzarella rappresenta una delle tipologie di prodotti a base di latte meno grassi in assoluto, sopratutto nella versione realizzata con latte di vaccino, e per questo spesso viene indicata come eccellente alternativa ai formaggi più grassi, come quelli stagionati. La mozzarella è composta da poco più della metà di acqua, ha un buon apporto di proteine, calcio, fosforo, sodio, potassio, magnesio ma sopratutto di grassi saturi, quindi quelli “buoni”.

mozzarella

Cosa succede a chi mangia la mozzarella con il colesterolo e la glicemia? Ecco la risposta

Se si rispettano quantità moderate e non la si mangia troppo spesso, niente di particolare, anzi: un etto di mozzarella risulta avere un carico glicemico pari a 0 o quasi, e anche se quella di bufala è leggermente più “pesante” di quella vaccina, non apporta ad un carico di colesterolo eccessivo. Meglio consumarla come contorno, magari assieme a verdure e assieme ad un apporti pane (magari integrale) e legumi. Un esempio di apporto “sano” è costituito dalla caprese, ossia mozzarella accompagnata da pomodori, olio, origano e basilico.

L’importante è non eccedere nelle quantità, quindi non sforare un consumo di 100 grammi di prodotto.