Quando mangiare la rucola per abbassare l’indice glicemico? Ecco la verità

Molto diffusa per insaporire numerose pietanze, la rucola (Eruca sativa) risulta essere particolarmente versatile ed “adattiva”: consumabile sia cruda che cotta, è utilizzata per l’appunto come condimento ma anche per creare tisane ed infusi.

Il sapore è decisamente pungente e saporito, e tende a dividere abbastanza i gusti delle persone. Oltre a rappresentare un vegetale molto utile in gastronomia, la rucola è anche dotata di proprietà molto interessant.

Rucola, proprietà e controindicazioni

Cresce anche selvaticamente, ma è estremamente facile da coltivare e cresce molto rapidamente.

Oltre il 90 % è costituito da acqua, che conferisce alla rucola gran parte dell’aroma e sapore molto caratteristici, poi spiccano i carboidrati, proteine e lipidi mentre sono totalmente assenti i grassi, ecco perchè è spesso inclusa nei regimi alimentari ipocalorici. Interessanti anche le percentuali di vitamina A e C, oltre a  calcio, potassio, fosforo e ferro.

Ha un elevato potere saziante e le proprietà appena elencate la rendono particolarmente utile in funzione antiossidante ed è anche indicata per mitigare l’inappetenza, mentre sopratutto se assunta attraverso le tisane ed infusi riesce a stimolare il sonno.

Quando mangiare la rucola per abbassare l’indice glicemico? Ecco la verità

L’assenza di grassi e un limitato apporto di lipidi, oltre ad un contenuto di fibre più che discreto rendono la rucola particolarmente utile in funzione antidepressiva e per “contrastare” la glicemia alta. Questo perchè oltre alle già citate proprietà, contiene una serie di acidi grassi (acido trans-vaccenico, palmitoleico acido palmitico e acido azelaico), che riesce a favorire l’assorbimento del glucosio delle fibre muscolari.

Particolarmente utile allo scopo risulta essere non solo l’assunzione tramite il consumo di rucola cruda, ma anche il diffuso utilizzo dell’olio di semi di rucola, che riesce ad avere un effetto positivo sul fegato, organo che, svolge tra le altre cose, la funzione di “eliminare” il colesterolo cattivo in eccesso dall’organismo.