Cosa succede quando mangi mozzarella con colesterolo e glicemia alta? Pazzesco, ecco la risposta

La mozzarella è una delle eccellenze culinarie più famose e rinomate del nostro paese, nonchè uno dei cibi maggiormente esportati. La variante più pregiata è la mozzarella dai bufala, la cui preparazione, proprietà nutritive e gusto le hanno fatto ottenere  denominazione di origine controllata (DOC) e la denominazione di origine protetta (DOP) negli ultimi anni del 20° secolo.

La mozzarella di bufala viene prodotta sopratutto in Campania, e nelle regioni limitrofe, ma questo prodotto caseario in senso ampio del termine viene realizzato da ogni parte d’Italia: la mozzarella sviluppata industrialmente è prodotta sopratutto dal latte vaccino, anche se esistono varianti come la mozzarella light. E’ consigliato l’uso per chi soffre di colesterolo o glicemia elevati?

Cosa succede quando mangi mozzarella con colesterolo e glicemia alta? Pazzesco, ecco la risposta

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Dal punto di vista nutritivo, trattandosi di un latticino, è un’ottima fonte di latte, fosforo, sodio, potassio, proteine. Inoltre le molecole presenti nel latte e nella cagliatura risultano essere particolarmente benefiche per alcune tipologie di cancro del colon retto e del cavo orale.

In generale si tratta di un alimento che ha un buon impatto sull’organismo, a patto ovviamente di non esagerare con la frequenza di consumo.

Il consumo di mozzarella risulta invece indicato per chi soffre di colesterolo e glicemia alta? La risposta è tendenzialmente si, perchè il carico glicemico della mozzarella non risulta rilevante, sopratutto se consumata fresca e come contorno, mentre è consigliabile ridurre le porzioni quando la mozzarella viene sottoposta a qualche tipologia di cottura, compromettendo così almeno parzialamente, l’apporto nutrtitivo. Meglio consumarla al “naturale”, la caprese rappresenta una delle soluzioni più semplici, gustose e migliori anche dal punto di vista nutritivo.

In senso generale non è consigliabile mai eccederne nel consumo, sopratutto per chi soffre di disturbi, patologie ed intolleranze varie, è possibile consumarla anche più volte a settimana, senza eccederne nelle porzioni (una quantità consigliabile è di 100-150 grammi alla volta).