Cosa succede a chi mangia cachi con colesterolo e glicemia? Ecco la verità

Quando si parla di frutta e diabete, il rischio maggiore è di incontrare molte opinioni contrastanti su quali frutti mangiare e quali evitare. Tuttavia, sentiamo spesso dire che se hai il diabete dovresti evitare la frutta, ad eccezione delle mele, che sono molto povere di zucchero e sono accettabili in una dieta per diabetici. Tuttavia, non tutte le opinioni sono corrette: quando si parla di frutta e diabete, non esistono certezze assolute.

Glicemia e diabete

Come dicevamo, non esiste un divieto assoluto al consumo di frutta per i diabetici. Tuttavia, è importante scegliere quei frutti che hanno meno zuccheri e quindi un indice glicemico più basso. Non tutti i frutti infatti contengono la stessa quantità di zucchero, ed è vero che alcuni frutti sono più alti, tuttavia anche questa caratteristica da sola non giustifica di evitare del tutto questi frutti. Infatti, secondo alcuni studi, la frutta, anche quella con il più alto contenuto di zuccheri, può essere consumata in condizioni di diabete, seppur con moderazione.

Quali frutti evitare se hai il diabete

Sfortunatamente, ci sono alcuni frutti che generalmente non sono raccomandati quando si ha il diabete. Questi frutti sono tra i più ricchi di zuccheri e possono peggiorare la salute anche se consumati con moderazione.

Nello specifico, questi frutti sono:

  • Cachi;
  • Fichi;
  • Frutta secca;
  • Canditi;
  • Frutta sciroppata.

Tuttavia, i cachi meritano una discussione più dettagliata. Infatti, mentre è del tutto vero che contiene più zucchero rispetto ad altri tipi di frutta, non è sempre vero che sia anche dannoso per le persone con diabete.

Benefici dei cachi

I cachi sono anche conosciuti come “elisir della salute” per i numerosi benefici che apportano al nostro corpo. Il loro contenuto di potassio (circa 170 mg in 100 grammi) rende questi frutti un ottimo diuretico. Oltre al potassio, i cachi contengono anche altri sali minerali come magnesio, sodio, selenio e manganese.

Questi frutti sono anche ricchi di vitamina C e di molte molecole bioattive, tra cui i tannini, che aiutano a fermare la diarrea se il frutto viene mangiato molto maturo. I cachi prevengono lo stress ossidativo, che fa bene alla nostra pelle, che si rigenera e rimane sana e giovane più a lungo. Alcuni studi conferiscono a questi frutti anche alcune proprietà antitumorali, grazie alla presenza in essi di alcuni antiossidanti che combattono l’attacco dei radicali liberi.

Cachi e colesterolo

Molte persone si chiedono se i cachi facciano davvero bene al colesterolo, e la risposta è sì, perché i cachi contengono un flavonoide chiamato astragalo, che gli studi hanno dimostrato può abbassare la pressione sanguigna, regolando così i livelli di colesterolo, proteggendo così il cuore da vari problemi.

Conclusioni

I cachi sono molto importanti per la nostra salute, aiutano sicuramente con il colesterolo e altre malattie, e per quanto riguarda il loro consumo, soprattutto per le persone con diabete di tipo 2, è consigliabile consultare sempre il proprio medico, che valuterà caso per caso la situazione.