Perchè l’acquario diventa verde? Ecco la verità

Possedere un acquario, indifferentemente dalla tipologia di forma e dalle dimensioni, rappresenta un traguardo importante per la cura dei nostri amati animali acquatici, così affascinanti sia per i bambini che per gli adulti. Un acquario, ossia la “casa” dei pesci presenta dei costi che non si limitano all’acquisto della vasca ma anche relativi alla cura e alla “manutenzione”.

Nonostante l’apparenza tranquilla infatti, l’acquario è una sorta di “simulatore” di vita marina e questo necessita una continua dedizione così da garantire agli animali al suo interno una vita serena. Tra le problematiche più conosciute di qualsiasi forma di acquario vi è quella relativa all’acqua che diventa verde.

Perchè l’acquario diventa verde? Ecco la verità

Ogni appassionato di acquari viene presto a conoscenza di questa dinamica che è facilmente spiegabile nelle alghe unicellulari (anche se alcune varianti risultano essere pluricellulari), che nella loro diversità, sono la causa della cosiddetta “acqua verde”. Queste iniziano a svilupparsi in maniera costante poco dopo aver cambiato l’acqua nella vasta e spesso sono il sintomo di una lenta ma progressiva opacizzazione dell’acqua.

Non necessariamente la loro presenza è “cattiva”, ma che in molti casi è causata da uno squilibrio che interessa uno o più fattori come:

  • Eccessiva luce, naturale o artificiale
  • Quantità eccessive di mangime
  • Troppi pesci
  • Quantità eccessive di alghe già presenti

In sostanza per limitare questo problema è opportuno prima di tutto verificare i livelli di ammoniaca dell’acqua, per poi provare a ridurre progressivamente l’illuminazione, sia naturale che artificiale, riducendo al minimo le ore di luce fino a 6 al giorno.

Anche quantità eccessive di cibo incide in maniera sensibile sullo sviluppo dell’acqua verde dell’acquario, che potrebbe trarre beneficio anche dall’installazione di un filtro più efficace, e di un impianto di filtrazione biatomico. Ricambi di acqua a cadenze regolari, così come continui test sono comunque i rimedi migliori per tenere sotto controllo questo fastidioso ma piuttosto comune fenomeno.