Attenzione a mangiare sciroppo d’agave: ecco cosa può accadere

Lo sciroppo d’agave viene “estratto” dall’omonima pianta e nell’ultimo decennio il suo consumo si è diffuso anche in Europa, e viene utilizzato sopratutto come dolcificante naturale al posto del tradizionale zucchero. Spesso è possibile acquistarlo presso i negozi che trattano prodotti biologici ed è indicato come un’alternativa “più naturale” dello zucchero industriale. E’ realmente così?

Cos’è?

Questa sostanza viene prodotto dalla linfa dell’agave blu, una pianta nativa del Messico che appartiene alla famiglia delle Asparagaceae, una delle di quelle chiamate anche “piante succulenti”, ossia i vegetali che sono in grado di immagazzinare un elevato quantitativo di acqua all’interno delle foglie, come l’aloe. Lo sciroppo ottenuto non ha un gusto particolarmente forte ma possiede un potere dolcificante molto più intenso rispetto allo zucchero di canna ed al miele.

Attenzione a mangiare sciroppo d’agave: ecco cosa può accadere

Lo scrioppo di agave è costituito quasi interamente da fruttosio, uno zucchero naturale presente in natura, ed è presente un importanate apporto di vitamina C, sopratutto per quello estratto a freddo. Il processo di raffinazione tradizionale prevede infatti l’utilizzo di temperature molto alte, che secondo molti esperti, condizionerebbero le proprietà nutritive del prodotto in fase di consumo.

E’ utilizzato con sempre maggiore frequenza in cucina, dato l’elevato potere dolcificante, mantenendo tuttavia la “compatibilità” con chi soffre di diabete, data l’incidenza glicemica non elevata.

Tuttavia la linfa naturale dell’agave deve subire un trattamento per diventare commestibile ed anche per quanto riguarda la variante biologica, lo sciroppo d’agave non risulta meno dannosa per chi soffre di colesterolo alto. L’American Heart Association, un’associazione statunitense che studia le cause di infarti ed ictus ha infatti sconsigliato il consumo di sciroppo di agave, che spesso contiene una percentuale di zuccheri artificiali. Inoltre l’elevato apporto calorico, superiore a 300 calorie per etto rende ad causare un aumento di peso e di problemi ai denti.