Quali salumi mangiare se soffri di colesterolo: ecco la lista

In caso di ipercolesterolemia vanno evitati la mortadella, la coppa e il salame. Altri salumi posso, invece, essere inseriti nella dieta ma nelle giuste quantità. Il colesterolo è un grasso che esiste nel sangue ed è vitale per la salute dell’organismo purché non superi determinate soglie. Il rischio di malattie cardiovascolari aumenta quando i livelli di lipoproteine ​​a bassa densità, o colesterolo cattivo, superano i 100 mg/dL.

Infatti, livelli elevati di colesterolo cattivo possono portare alla formazione della placca aterosclerotica e aumentare il rischio di infarto e ictus. Per mantenere bassi i livelli di colesterolo è necessario seguire una corretta alimentazione e svolgere una continua attività fisica. Tra gli alimenti demonizzati perché ricchi di grassi saturi e in grado di aumentare i livelli di LDL, ci sono i salumi o insaccati con aggiunta di sale, erbe aromatiche, spezie e conservanti. Tuttavia, non è necessario evitarli del tutto. Anche chi soffre di ipercolesterolemia può inserirli nella propria dieta, prestando attenzione al tipo e alla frequenza dei consumi.

Quali salumi evitare se si soffre di ipertensione

  • Il prosciutto crudo è un insaccato che si ottiene con una specifica sequenza di lavorazione: salatura, fermentazione e stagionatura. Essendo lavorato in maniera naturale non contiene conservanti o additivi, ma soltanto sale. Le proteine del crudo sono ricche di amminoacidi essenziali utili per chi fa sport. Il crudo è, inoltre, una buona fonte di vitamine del gruppo B soprattutto B1, niacina, B12 e vitamina E, inoltre è ricco di sali minerali come ferro, zinco e selenio. La quantità di colesterolo presente è pari a circa 70 mg per 100g di prodotto.
  • Il prosciutto cotto è un insaccato ottenuto dalla coscia del maiale: il taglio viene prima disossato, salato e poi cotto in forno. Per questo è concesso anche alle donne in gravidanza. Come tutti gli insaccati, anche il prosciutto cotto è piuttosto ricco di sale, pertanto andrebbe consumato con moderazione soprattutto da chi soffre di ipertensione.
  • Il salame è un alimento ipercalorico, ad alto contenuto di trigliceridi, di colesterolo, e di sale. Queste caratteristiche lo rendono inadatto alla dieta per il controllo del peso e ai regimi alimentari conto l’ipercolesterolemia e l’ipertensione.
  • La coppa è un salume crudo estratto dai muscoli della testa e del collo dei suini. La carne di questo insaccato presenta grosse striature di grasso. Non a caso la coppa è uno dei salumi più ricchi di grassi e colesterolo. Conservato sotto sale, è fortemente sconsigliato a persone con pressione alta. Contiene circa 90 mg di colesterolo per 100 grammi di prodotto.

Quali salumi possono essere consumati se si soffre di ipertensione

  • La bresaola: le sue proprietà e proprietà nutritive possono variare a seconda del tipo di carne utilizzata, del metodo di preparazione, dell’origine, ecc. La lavorazione della carne consente un contenuto di grassi molto basso. Questa proprietà lo rende adatto al consumo anche nella dieta, tenendo conto del contenuto lipidico saturo e del bassissimo rischio di colesterolo. La quantità di colesterolo presente è pari a circa 60 mg per 100g di prodotto.
  • La fesa di tacchino ha un elevato apporto di proteine e al contempo è povera sia di glucidi sia di grassi. Questo fa sì che la fesa di tacchino sia alimento privilegiato all’interno delle diete ipocaloriche. Trattandosi di carne di tacchino poi, è indicata anche per chi deve tenere sotto controllo i valori del colesterolo