Cosa succede se mangi la Philadelphia tutti i giorni: ecco le conseguenze

La Philadelphia rappresenta una forma di formaggio spalmabile molto diffusa fin dagli anni 70, periodo di prima commercializzazione nel nostro paese (così come nel resto d’Europa). Nello specifico si tratta di un formaggio quark sviluppato attraverso il latte pastorizzato.

Si tratta di una invenzione più “antica” di quanto si possa pensare, dato che fu ideata da William Lawrence, un casaro statunitense nel 1872 che scelse il nome dell’omonima città, da sempre legata ai prodotti gastronomici di qualità. In Spagna, così come nella maggior parte d’Europa spesso con questo termine si tende ad indicare qualsiasi forma di formaggio spalmabile. Cosa succede a mangiarne tutti i giorni?

Produzione e proprietà

A lungo sviluppata e distribuita da Kraft Foods, da qualche anno la Philadelphia viene prodotta dalla multinazionale Mondelēz International. Il processo di lavorazione è completamente automatico sia per tenere bassi i costi ma anche per garantire un maggior grado di “sterilizzazione” del cibo: la procedura “base” prevede un mix di latte vaccino e panna, che viene successivamente sottoposto a pastorizzazione.

Nonostante la natura “industriale”, le proprietà nutritive di questo formaggio spalmabile non è troppo differente da qualsiasi altro prodotto caseario, ossia calcio, sodio e fosforo mentre gli zuccheri risultano essere prevalentemente quelli derivativi dal latte.

Cosa succede se mangi la Philadelphia tutti i giorni: ecco le conseguenze

La quantità di addensanti aumenta l’apporto di fibre alimentari e carboidrati complessi, si tratta sostanze necessarie per garantire la consistenza tipica del formaggio di questo tipo ma che non “grava” più di tanto sulla già più che discreta quantità di calorie (dalle 250-300 per 100 grammi di prodotto per la versione classica). Il consumo costante può favorire problemi digestivi sopratutto a causa dell’elevato contenuto di panna, sopratutto per chi manifesta problemi di intolleranza al lattosio. Risulta decisamente più utile scegliere l’alternativa light che presenta un contenuto quasi dimezzato di panna.