Cosa succede se il gatto mangia una lucertola? Ecco la verità

Il fascino del gatto sugli esseri umani ha radici molto antiche, come testimoniato da civiltà come quella egizia, che considerava questo felino così importante e sacro da associarlo alle divinità (un esempio è la dea Bastet).

Del resto la domesticazione relativamente recente del gatto, che è collocabile temporalmente tra i 6000 ed i 10000 anni fa, spiega almeno in parte perchè il gatto resta un animale per certi versi ancora “selvatico”, indipendente, a tratti “egoista” e sicuramente non domesticabile come può esserre il cane.

Cosa succede se il gatto mangia una lucertola? Ecco la verità

Il linguaggio del gatto è molto complesso e variegato, e solo parte di esso viene compreso immediatamente dal padrone. Essendo per natura un predatore, questo felino è stato utilizzato per millenni per liberarsi dei roditori e altri piccoli animali che potevano compromettere l’integrità di un raccolto o anche la sicurezza di un’abitazione.

Il “cacciare” lucertole risulta essere assolutamente normale per un gatto randagio, mentre è poco più di uno “sport” o un gioco per un gatto di casa. Anche se domesticati molti gatti manifestano questa sorta di interesse verso le lucertole, al pari di cavallette, grilli, uccellini, topi e altri piccoli animali, anche se la lucertola ha un sistema di difesa nella coda che stimola particolarmente il gatto: il piccolo rettile infatti quando si sente in pericolo, attiva un sistema di contrazione muscolare che fa staccare la coda, che per un riflesso nervoso, continua a muoversi per alcuni secondi, facendo incuriosire ancora di più il nostro gatto.

Spesso sono proprio le lucertole gli animali più “mangiati” dai felini, e se una sola non provoca solitamente particolari problemi al sistema digestivo, una quantità eccessiva può causare problemi anche piuttosto seri, a causa di alcuni parassiti che possono passare dal rettile al gatto. Vomito, nausea, inappetenza ed altri sintomi di un malessere generale sono sintomi associabili.