Il geranio (Pelargonium) è una pianta annuale, proveniente dall’Africa meridionale, famoso per la sua bellezza e facilità di coltivazione. Le qualità di questo fiore sono numerose, ma sono tutte selezionate secondo fondamentali criteri estetici. Vediamo le principali varietà di questo fiore e come riuscire a portare avanti la coltivazione di gerani belli.
Il tipo più diffuso, chiamato in questo modo per via della zona più scura all’interno dello stelo.
Più resistente delle altre qualità: sopporta il sole pieno, annaffiature irregolari, e produce comunque fioriture rigogliose. Produce fiori di colore rosso, rosa, lilla e bianco con screziature rosa.
Si sviluppa prevalentemente in altezza e ha una grande quantità di foglie e una fioritura abbondante. Fiori grossi dai colori variabili tra il bianco e il viola, dotati di molte sfumature.
Si distingue per il suo profumo che varia dalla menta al limone. Ha meno fiori delle altre varietà.
Il geranio è una pianta che tollera bene il sole, ma non ha necessità di un irraggiamento diretto. Se la pianta ha una grande quantità di foglie a discapito dei fiori, significa che manca di luce solare. Nelle regioni meridionali d’Italia ci sono varietà di gerani, come quello edera, più resistenti alla siccità. Il terreno perfetto per i gerani è un misto di torba bionda e torba bruna, con un ph di circa 6.2; aggiungendo poi argilla, si fa in modo che il terreno si conservi sempre umido.
Il concime è fondamentale per il geranio. Si tratta di un giusto equilibrio tra concime organico (humus, letame) e concime chimico (es. osmocote). È importante reimmettere sostanza organica anche a metà del ciclo vegetativo, cioè dopo 3-4 mesi dalla messa a dimora, oltre ad aggiungere concime liquido ogni volta che si innaffia. Il concime deve avere un basso contenuto di azoto. È preferibile diluire il concime di più rispetto a quanto riportato sulle indicazioni e provvedere a una somministrazione più frequente.
I gerani provengono da un clima arido, per cui soffrono più il ristagno idrico che la siccità. È importante perciò irrigare in modo regolare le piante, evitando il ristagno nel sottovaso, facendo asciugare bene la terra tra un’irrigazione e l’altra. Nel periodo estivo è bene annaffiare tutti i giorni al mattino, mentre in autunno si consiglia di sospendere le annaffiature.
Infine, il geranio può sopravvivere all’inverno se portato al riparo o coperto per evitare le gelate e potato sia delle foglie marce che delle radici seccate. Se tenuto all’interno, bisogna comunque annaffiare anche in inverno. Il fiore può poi essere rimesso all’esterno all’inizio della primavera.